Il celebre Marco Piva ha scritto, in un post su twitter:
"Termino proprio in questo istante il geniale thriller di Marilù Oliva per HarperCollins , il suo personale calcio in culo ad un mondo incapace di essere meritocratico. “Le spose sepolte” è la conseguente vendetta diabolica che solo una vera giallista di razza poteva ingegnare"
Piva ha colto in pieno un tratto essenziale di questa autrice: la sua vena gialla, già rodata dalla produzione precedente, che stavolta vira al thriller con tantissimi momenti di suspense e un ritmo da turn pages. Non manca nemmeno l’elemento noir, perché sul mistero che avvolge Monterocca aleggia un’atmosfera cupa, che comunque viene mascherata dall’aspetto apparentemente idilliaco di una realtà che sembra funzionare a meraviglia. Sembra soltanto, però. Perché anche in questo paesino sperduto dell’Appennino Tosco-Emiliano si nascondono delle crepe e pure profonde. E ciascuno nasconde una maschera, che l’autrice fa calare poco a poco, quando il lettore meno se lo aspetta. Il tema di fondo sono le donne sparite nei decenni, mogli e madri di cui i mariti sostengono di non sapere nulla. Le loro ossa vengono ritrovate grazie a un killer giustiziere che prima dà alla polizia le coordinate e poi ammazza i mariti assassini, che con la giustizia l’avevano fatta franca per mancanza di prove. La vendetta è così compiuta. Molto interessante la figura umanissima e riuscita dell’ispettore Micol Medici, giovane, tridimensionale, dolce ma determinata nel farsi strada in un mondo gestito da uomini. Micol ha una mente matematica, procede con rigoroso metodo scientifico ma fa dei sogni che la inquietano. Non sono proprio rivelatori, individuano soltanto qualche dettaglio trascurato, interpretano la realtà e le cose nascoste dando alla poliziotta uno spunto di riflessione in più fondamentale per le indagini. Ben coniugati realtà e fantasia, fantasia di cui, del resto, Marilù ha dato prova anche nei suoi libri precedenti. Quanti segreti si nascondono dentro i confini e tra i boschi di Monterocca? Quali gelosie, quali intrighi e quali desideri incastrano le vite di questi abitanti? Molti saranno mostrati attraverso atmosfere che ricordano Twin Peaks, mentre una cittadinanza orgogliosa della sua giunta quasi esclusivamente al femminile insegue la prospettiva di una società migliore. Quasi tre giorni di detection all’ultimo respiro convergeranno in un finale che lancerà diversi spunti di riflessione, primo tra tutti: come andrebbero le cose se davvero uomini e donne avessero pari opportunità? Forse meglio, molto meglio.
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