Trentunesima avventura del Principe delle Spie Malko Linge, in questa nuova ristampa di “Segretissimo SAS” (Mondadori), questo settembre in edicola: L'abito non fa la monaca (L’ange de Montevideo, 1973) del compianto Gérard de Villiers.
Per sapere TUTTO della vita editoriale italiana del personaggio, si rimanda agli Archivi di Uruk.
La trama
Cadere vittima di un rapimento in pieno giorno e in pieno centro città, sotto la minaccia armata di una suora? Può succedere, a Montevideo. Se però succede al capo della stazione locale della CIA, è un problema. Che un funzionario del suo calibro finisca nelle mani dei ribelli tupamaros imbarazza non poco l’Agenzia, disposta a tentare l’impossibile per recuperarlo vivo. E quando c’è di mezzo l’impossibile, nessun agente operativo è più adatto di Malko Linge. Di riuscire nell’impresa con le buone, offrendo una ricompensa per il rilascio o per ottenere informazioni utili, le chance non sono molte. Del resto il sequestrato non gode di grande popolarità, da quelle parti: come suo personale contributo alla risoluzione del conflitto che infiamma il paese, ha creato uno squadrone della morte. Se allora si dovrà passare alle maniere forti, Malko non si lascerà certo intimidire da un’affascinante guerrigliera travestita da religiosa. Anche se non porta la tonaca, il Principe delle Spie ha una vera vocazione come dispensatore di pace. Naturalmente eterna.
L’incipit
Ron Barber si fermò sulla scalinata della sua villa. Tutte le mattine, prima di raggiungere lo squallido ufficio che occupava in Calle Yi, al primo piano della Jefatura, gli piaceva contemplare per alcuni secondi il Rio de la Plata.
La Calle Mar Antarctico dominava la Playa Verde da sopra gli alberi del Parque Virgilio. Era una via tranquilla e residenziale, senza negozi, parallela alla Rambla.
Mentre Ron respirava l’aria pura, il suo autista, un uruguaiano, scese dalla Buick azzurra e aprì la portiera posteriore. L’americano respirò di nuovo a fondo, si aggiustò gli occhiali neri, si accertò con gesto automatico di avere la piccola Colt Cobra agganciata alla cintura e scese i gradini.
Quando ebbe preso posto nella Buick, con la sua mole enorme, la macchina parve improvvisamente minuscola. Con un’altra occhiata controllò l’orologio. Dennis O’Hare, analista politico dell’ambasciata, era in ritardo. Poiché la sua macchina aveva un guasto, aveva chiesto a Ron Barber di dargli un passaggio.
Un po’ seccato, Ron si voltò per vedere se arrivava. Scorse solo la vecchia Dodge scassata in cui erano ammucchiati quattro poliziotti uruguaiani in borghese. La sua scorta. Almeno una volta alla settimana, Ron Barber trovava nella sua posta una condanna a morte. Firmata: “Movimiento de Liberación Nacional”.
L'autore:
Nato a Parigi nel 1929 da una famiglia di militari con ascendenze aristocratiche, Gérard de Villiers inizia la carriera come giornalista, dopo essersi laureato in Scienze politiche. Nel 1965 scrive il primo romanzo con protagonista SAS, Sua Altezza Serenissima Malko Linge: SAS a Istanbul. Seguiranno 200 avventure di SAS, e De Villiers introdurrà nella spy story elementi di sesso e di violenza prima sconosciuti. L’autore è scomparso nel 2013.
Info:
L'abito non fa la monaca di Gérard de Villiers (Segretissimo SAS n. 31), 182 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Bruno Just Lazzari
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