Puoi scommettere con William Hill sugli Europei 2016 che fino a quando non finiranno saremo sommersi dai commenti e dalle risse dei tifosi, ma in questo clima vogliamo vedere come il genere thriller giochi col calcio. Qualche editore ha anche puntato su questo binomio con antologie a tema calcistico, adatto a questo periodo in cui gli Europei sono assoluti protagonisti per media tradizionali e non.
Uno dei romanzi più significativi dello scrittore e sceneggiatore austriaco Peter Handke, Prima del calcio di rigore, pubblicato per la prima volta nel 1971. Il poeta e scrittore austriaco è conosciuto, soprattutto in campo cinematografico per il suo sodalizio artistico con il regista tedesco Wim Wenders. I due hanno collaborato per Il cielo sopra Berlino, pellicola cult del cinema anni ottanta d’autore.
Il film Die Angst des Tormanns beim Elfmeter, tratto dall'omonimo romanzo, venne diretto nel 1972 da Wim Wenders e interpretato da Arthur Brauss e Kai Fischer. La sceneggiatura fu scritta dallo stesso Wenders in collaborazione con Peter Handke. Durante un’intervista il regista tedesco ha affermato che l’idea del film nacque mentre il romanzo era ancora in fase di realizzazione. Questo fatto pone l’accento sulle evidenti assonanze tra lo scrittore austriaco e il regista tedesco, che dopo questa collaborazione torneranno a lavorare ancora assieme per il film di culto Falso movimento del 1974.
Si tratta di un romanzo abbastanza anomalo e originale, per quanto riguarda l’andamento e la struttura della trama. Oggi, fare un’affermazione del genere è piuttosto scontato, visto anche il successo di scrittori-sceneggiatori come il messicano Guillermo Arriaga, o romanzi scritti nello stile di Cormac McCarthy, autore di La strada e Non è un paese per vecchi. Tutto questo, nei primi anni settanta era ancora di là dal venire, e all’epoca lo stile di Peter Handke, basato sull’assenza di capitoli distinti e definiti, ma più che altro basato su una concatenazione di frasi, di brevi sequenze e di un montaggio fatto di atmosfere e situazioni particolari, era piuttosto anomalo. In particolare il modo di descrivere e di osservare nonché la restituzione minuziosa di caratteristiche ambientali fanno di questo romanzo la sua cifra stilistica.
La trama racconta di un ex portiere di calcio, Josef Bloch, il quale ha ormai da tempo dimenticato i successi e l’atmosfera dello stadio e si è adattato a un vivere essenziale, lavorando principalmente nei cantieri per riuscire a sbarcare il lunario. Le cose si complicano quando l’uomo viene licenziato. Questo fatto crea diversi problemi sull’equilibrio già instabile dell’ex atleta. Lo vediamo infatti aggirarsi senza meta per le strade di Vienna, rimbalzando dal mercato al cinema e dallo stadio fino a una camera d’albergo. Da questo punto in poi il libro vira pericolosamente verso il thriller, visto che l’isolamento, la frustrazione e l’inadeguatezza diventano protagonisti assoluti della storia. Tutto sembra però cambiare e risolversi con l’incontro di una donna che si dimostra subito disponibile nei confronto di Josef. A questo punto la storia diventa sempre più torbida e scattano meccanismi che porteranno il protagonista verso un insolito e inquietante finale.
Solitudine, incertezza, sospensione del tempo, sensazione di trovarsi e di vedersi fuori dal vivere comune. Questi sono alcuni dei temi che lo scrittore austriaco inserisce in questo ambizioso e anomalo romanzo. Quello che maggiormente colpisce, in una cornice attuale, è la modernità della storia raccontata, nonché lo stile. Peter Handke è senza dubbio uno scrittore originale che ha precorso i tempi e gli spazi del genere thriller. La sua capacità descrittiva è senza dubbio uno degli aspetti più interessanti di Prima del calcio di rigore. La capacità cinematica, che rende il libro scorrevole e originale sono elementi da approfondire e studiare con attenzione e partecipazione. Per appassionati del genere e non solo.
Il libro è stato pubblicato in Italia da Feltrinelli (2001, 152 pagine, 7 euro).
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