Questo libro non può passare inosservato. Prima di tutto perché si tratta di un grande romanzo, scritto da un grandissimo autore, Biagio Proietti, che è stato uno dei più grandi sceneggiatori dell'età d'oro della RAI. E poi perché è quanto meno inusuale il fatto che una storia della televisione in bianco e nero ritrovi energia e vitalità attraverso uno degli strumenti più moderni dell’editoria, il libro digitale.
Eppure, “Coralba” è proprio questo un thriller psicologico di rara potenza espressiva tratto dall’omonimo sceneggiato RAI degli anni Settanta che fu campione d'ascolti in Germania, Francia e Italia, dove registrò una media di ascolto di ben 18 milioni di pubblico a puntata! Certo, quelli erano altri tempi, in TV non c’era la concorrenza spietata delle serie americane che ci sono oggi, ma è altrettanto vero che quei film e quegli sceneggiati hanno colpito l’immaginazione di decine di milioni di spettatori, e solo quelli fatti davvero bene poteva aspirare a un pubblico così vasto. Le opere di Biagio Proietti ci sono riuscite in molti casi, come per esempio con gli sceneggiati “Dov’è Anna”, “Doppia indagine”, “Ho incontrato un’ombra” e molti altri.
La trasposizione romanzata dei suoi film ha tutto il sapore del grande cinema e la magia dei migliori thriller moderni, come dimostra questo inquietante “Coralba”, la cui trama è solo apparentemente semplice: “Un medico veneziano, Marco Danon, dopo la morte di un bambino suo paziente, si trasferisce ad Amburgo, dove fonda con due soci un'industria farmaceutica, basata sul successo di un nuovo farmaco, "Coralba". Danon vive felice con la giovane moglie e con la figlia di primo letto, quasi coetanee. Un giorno arriva una lettera: qualcuno vuole del denaro in cambio del silenzio sul suo passato. Lui cede al ricatto e da quel momento una serie di eventi drammatici sconvolge la sua vita, fino a un liberatorio colpo di scena, che lascia senza fiato.”
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