Il volo del pellicano è un thriller alchemico-esoterico scritto da Giovanni Francesco Campeoro e pubblicato recentemente dalla casa editrice  Melchisedek.

Nel romanzo, Giulio Cortesi, un grafico quarantenne, disoccupato e con la passione per la cucina, si trova per caso e all'improvviso coinvolto in un’insolita ricerca, un’avventura intellettuale tra antichi simboli e opere d’arte, che lo porterà a scoprire i segreti dei Rosa+Croce, degli iniziati alla fratellanza, dei personaggi storici che nei secoli hanno costruito il destino della Stirpe di David. 

L’incontro apparentemente casuale di Giulio con il professore torinese Annibale Mercurio mette in moto una sequenza di eventi e di altri incontri con persone inconsuete che apriranno a Giulio un mondo sconosciuto e stimolante. Il punto di partenza della ricerca è l’analisi delle opere del Giorgione per dimostrare la sua appartenenza alla fratellanza. Durante le ricerche Giulio fa amicizia con due personaggi singolari: l’anziano architetto Quinto Ammonio Solfo, membro di una loggia massonica e raffinato intellettuale, e frà Tommasino di Chiaravalle, al secolo Tommaso Sale, un anziano mistico. Entrambi daranno a Giulio utilissime indicazioni sulla pista da seguire per addentrarsi nei misteri dei Rosa+Croce. Altri indizi gli vengono forniti in sogno da Cecilia, la fanciulla amata dal Giorgione, morta di peste a Venezia nel 1511. A questo punto il protagonista ha varcato la soglia di un mondo che non conosceva, è proiettato in una dimensione spirituale che lo porta a una comprensione diversa e più profonda della realtà. Ma la morte riporterà parzialmente Giulio nel mondo del presente.

Tutto comincia dall’analisi delle opere del Giorgione. In esse Cortesi scopre corrispondenze e analogie riconducibili alla fratellanza Rosa+Croce, ma la sua vita viene improvvisamente sconvolta da un omicidio, di cui viene inizialmente sospettato.

Per scagionare sé stesso, comincia la sua personale ricerca della verità, affiancando il commissario Bertossi nelle indagini ufficiali. Ma riuscirà a sciogliere l’enigma senza cadere vittima della stessa trama che stava cercando di dipanare?

Chiarito l’arcano dell’omicidio, Giulio proseguirà nelle sue ricerche e arriverà alla conclusione che anche il Giorgione aveva appartenuto alla fratellanza dei Rosa+Croce, ma il suo mistero non sarà ancora del tutto svelato. Studiando la vita e le opere degli iniziati e dei maestri, che nella loro arte e nei loro scritti hanno lasciato traccia dell’appartenenza a quel ristretto gruppo di eletti, emergerà la verità sulla stirpe di David e sulla discendenza della famiglia in cui nacque Cristo. 

Il pittore Giorgione, Giordano Bruno, il matematico Renato Cartesio, Silesio, Pellegrino Cherubico, la famiglia Bach, il Principe Sangro di Sansevero, Cagliostro, Mozart, Eric Satie, Gabriele D’Annunzio, Jean Coucteau e Salvator Dalì… Tutti questi personaggi finiscono per avere una influenza su una vicenda dei giorni nostri che coinvolge un apparentemente banale personaggio di nome Giulio Cortesi. Addirittura si manifesta un collegamento tra ciò che è accaduto costoro in alcune date e ciò che, anni dopo, ma nella ricorrenza degli stessi giorni, accadrà al protagonista. Perché non c’è suono senza eco, magari udibile solo da orecchie educate. 

Nuove ricerche e nuove indagini attendono Giulio e gli altri protagonisti (il commissario Bertossi, frà Tommasino Sale, il professor Mercurio, l’architetto Solfo) nei tre libri che seguiranno: LABIRINTI, IL RE CRISTIANO, LA PARTE AL BUIO. Il romanzo di Giovanni Francesco Campeoro è infatti il primo di una serie di opere simboliche alle quali si è inteso attribuire plurime chiavi di letture. Ricomponendo le tesserine del mosaico si potrebbe trovare l’origine biblica dei Rosa+Croce, della nostra bandiera tricolore o, analogamente, degli Stati Uniti d’America. Alcune risposte sono scritte con l’inchiostro simpatico e solo il calore della grande passione per il simbolismo le farà magicamente apparire, come nella poesia finale.

Il volo del pellicano di Giovanni Francesco Carpeoro (Edizioni Melchisedek, 2016) – Pagine: 512 - ISBN: 9788886126922 – € 26,00

Giovanni Francesco Carpeoro è nato a Cosenza nel 1958. Trasferitosi a Milano, si è laureato in giurisprudenza. Ha esercitato la professione di avvocato per trent’anni, sempre coltivando la passione per il simbolismo, la black music anni ’70 e la radio.

www.carpeoro.com