La Edizioni Piemme ha recentemente pubblicato un secondo romanzo dello scrittore Aldo Costa dal titolo Non dormirai mai più (2015), un thriller teso e avvincente che non ha nulla da invidiare a quelli anglosassoni o provenienti dal Nord Europa.
Tutto inizia con l’aggressione in casa di Giulia, una ragazza di sedici anni. Quando bussano alla sua porta, lei apre pensando che sia la posta o un corriere e invece si trova nelle mani di due sconosciuti che la legano nel suo letto e la violentano più volte. Lo strano di questa violenza che dura oltre un’ora è che uno dei due ha piazzato una telecamera che riprende la lunga e infinita serie di violenze, che sono una conseguenza dello sbaglio fatto da suo padre nei confronti di una misteriosa organizzazione criminale. Tutto termina nel momento che la porta di casa si apre silenziosamente e qualcuno, pistola alla mano, uccide i due sicari. Quando interviene la polizia trova la ragazza con un braccio rotto e in stato di shock, i due criminali morti. Di chi ha sparato nessuna traccia.
Le indagini sono affidate a Serena Ainardi, sostituto procuratore. Una donna bella, decisa e aggressiva che non rispetta molto le regole e i superiori. Lei ha deciso di interrompere la convivenza con Carlo un suo collega che però non vuole lasciarla e che, nonostante i suoi pressanti inviti a uscire dalla sua vita, continua a restare nella casa che i due a suo tempo hanno acquistato insieme.
Serena dopo aver visionato il filmato delle brutalità commesse contro Giulia, si reca nell’ospedale dove la ragazza è ricoverata, la consola con dolcezza e viene a sapere che a sparare era stato suo padre Sabino Rocca. Tra le varie indagini in corso di Serena vi è anche quella contro una organizzazione criminale, strutturata in vari settori, tanto che è stata denominata SpA dalle autorità di polizia; chi vi lavora riceve alti stipendi, protezione per la famiglia ma chi sbaglia paga e la punizione è commisurata all’errore commesso (dalla semplice multa fino alla morte passando attraverso vari gradi). E’ evidente che Sabino Rocca ha commesso un errore e per punirlo la SpA ha organizzato l’aggressione a sua figlia. Ora il Rocca è introvabile ricercato sia dalla polizia che dai killer della Spa.
Altro interessante personaggio di questa vicenda è Lorenzo Cremona, un giovane professore di matematica accusato da una sua alunna di averla pesantemente infastidita. Nel processo l’accusa era rappresentata proprio da Serena Ainardi, però Lorenzo era stato assolto con formula piena in quanto era emerso che le accuse della sua alunna erano totalmente false. Successivamente il professore durante una gita in montagna aveva avuto modo di salvare proprio Serena Ainardi caduta in un crepaccio.
Licenziato dalle scuole dove insegnava ora Lorenzo disgustato da tutto e da tutti si è trasferito in montagna e vive in una cadente casetta di montagna.
Quando Giulia viene dimessa dall’ospedale, Serena per proteggere la ragazza da sicuri ulteriori interventi dei killer della SpA decide di affidarla in tutta segretezza proprio a Lorenzo verso il quale sente un sentimento molto diverso dalla riconoscenza verso il suo salvatore.
E’ molto interessante come il professore piano piano si conquista la fiducia di Giulia, ma la situazione precipita quando l’organizzazione criminale scopre dove la ragazza è nascosta.
Ma che fine ha fatto il padre di Giulia? Chi informa la SpA che sembra essere sempre un passo avanti alla polizia? E infine si è sicuri che l’uccisore dei due violentatori di Giulia sia stato proprio suo padre?
Un romanzo avvincente con un finale pieno di colpi di scena dove molti tasselli vanno a sistemarsi nel posto giusto.
Sicuramente un thriller da leggere.
L’autore:
Torinese, copywriter freelance. Nel 1995 ha pubblicato la raccolta di racconti Ultimo Grado nella collana I Licheni (Vivalda) e nel 2008 è uscito il suo primo romanzo L’Inviato di Dio (Baima Ronchetti & C). Per Piemme ha scritto Non è vero che, uscito come e-book original, ha ottenuto un ottimo successo.
La “quarta”
Basta un istante per spezzare una vita. Quella di Giulia si spezza in un giorno di ottobre, a sedici anni e dieci mesi, quando gli unici pensieri sono la poca voglia di studiare e la paura di aver sbagliato a dire di no a Roberto. Due uomini irrompono in casa sua, non le lasciano nemmeno un istante per reagire, la legano al letto e da lì ha inizio l’incubo. Non approfittano di lei con la ferocia e la fretta dei maniaci. Sono due professionisti inviati da un’organizzazione criminale che vuole punire suo padre. Per questo, filmano il supplizio in ogni singolo, terribile istante e cercano di renderlo crudele, infinito. Lui deve pagare per ciò che ha fatto.
Poco dopo, però, la polizia si trova di fronte a una scena inattesa: i corpi dei due uomini sono riversi a terra, crivellati di colpi d’arma da fuoco e la ragazza è già in ospedale.
Il caso viene affidato a Serena Ainardi, sostituto procuratore della Repubblica, la persona giusta per un’indagine così delicata. Perché Serena è insofferente a procedure, gerarchie e ruoli, ma ha un modo speciale per entrare in contatto con le vittime, che per lei, a differenza dei suoi colleghi, sono persone. Questa volta, però, Serena comprende che il dolore di Giulia è troppo profondo: la ragazza ha bisogno di protezione, perché l’organizzazione criminale pretenderà vendetta. Per questo Serena contatta Lorenzo Cremona, l’unico in grado di aiutarla. Lui l’ha salvata nel momento più buio della sua esistenza, l’ha protetta, e così farà con la ragazza. Ma forse neanche il coraggio e la pazienza di Lorenzo saranno sufficienti ad aprire il cuore di Giulia, per far luce su quelle ore spaventose, prima che sia troppo tardi.
Non dormirai mai più di Aldo Costa (2015)
Edizioni Piemme, pagg. 415, euro 17,90
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