Esistono dunque o, meglio, esistevano ancora romanzi inediti di Eric Ambler in Italia, se Adelphi, continuando nell’opera meritoria di ripubblicare i romanzi dello scrittore inglese, ha tirato or ora fuori dal dimenticatoio “Viaggio nella paura”, del 1940. Un romanzo d’epoca, con la guerra in Europa già cominciata e le antenne pronte di Ambler che gettava nel campo della narrativa questa straordinaria storia che ha a che fare con l’industria degli armamenti, le alleanze contro il nemico tedesco, lo spionaggio che coinvolge, suo malgrado, un ingegnere, Graham, classico antieroe ambleriano, che a Istanbul sta lavorando a un sistema d’arma da consegnare alla neutrale, ma non disinteressata alla propria difesa, Turchia.
Il nocciolo del problema è che la Germania non vuole che la Turchia si armi e il primo obiettivo per guadagnare tempo è che il progettista, cioè Graham, sia fatto fuori. Il servizio segreto tedesco immagina che poi ci vorrà altro tempo per individuare un nuovo progettista.
L’avvio si ha a Istanbul, dove Graham, alla vigilia di un suo ritorno in patria, passa la notte in un night. A condurlo qui è un uomo, fiduciario dell’azienda in Turchia, che ha il compito di rendergli facile, e se possibile divertente oltre che sicura, la vita nel suo paese. Al night gli fa conoscere anche una di quelle donnine di compagnia, disposte a tutto per quello che chiamano un regalino. Tra queste la più ambita è la ballerina del Club, Josette, anche lei in partenza per Parigi e Londra, che s’interessa a Graham sapendo il suo portafoglio ben fornito. Ma il compassato ingegnere, per quanto benestante, è uomo probo, fedele alla moglie che ha a Londra e non cede alle lusinghe. Anzi, se ne va prima, in vista della partenza del giorno dopo. Torna quindi al suo albergo, ma ecco che non appena apre la porta della propria camera viene fatto segno di alcuni spari che, per fortuna vanno a vuoto, tranne che per una ferita alla mano. Graham pensa alla reazione di un ladro, ma la realtà ben presto si rivelerà un’altra: l’uomo che gli ha sparato non è un ladro, bensì un killer al soldo della Germania. A metterlo sull’avviso è proprio il fiduciario dell’azienda che avverte la sicurezza turca.
Entra in scena così il colonnello Haki – parente stretto come tipologia del maggiore Tufan, capo dei servizi segreti turchi nell’altro grande romanzo di Ambler “Topkapi” – il quale provvede immediatamente a organizzare la sua protezione. E’ importante che questa non venga meno durante il viaggio di ritorno di Graham in patria. L’unico espediente è cambiare segretamente modalità e percorso del viaggio, il quale pertanto non sarà più in treno, sul famoso Orient Express, ma a bordo di una piccola nave da carico con cabine a disposizione di pochi passeggeri. Il piroscafo è la Sestri Levante, battente bandiera italiana e diretta a Genova, città dalla quale poi, in tranquillità potrà prendere il treno per la destinazione finale.
Comincia così un viaggio attraverso il Mediterraneo, questo mare e i paesi che vi si affacciano, luoghi eletti da parte di Ambler in tanti romanzi, dal citato Topkapi al Caso Schirmer, da Il levantino a Una rabbia nuova e tanti altri, e che non sarà affatto segreto come riteneva il colonnello Haki. Intanto, la sorpresa di trovarsi a bordo la ballerina Josette, e il suo marito e impresario José, e poi altri passeggeri non tutti nell’identità corrispondenti al nome e alla professione trascritta sui passaporti. Per cui il viaggio si rivelerà, soprattutto dopo la sosta al Pireo, tutt’altro che tranquillo com’era nelle previsioni.
I colpi di scena si susseguono e la bella e sensuale Josette porterà conforto al nostro uomo, perché egli dovrà pur fidarsi di qualcuno, soprattutto quando i sospetti di Graham si faranno certezza e dovrà fare in modo che la paura non prenda il sopravvento su di lui. E sarà questo stato d’animo, alimentato da continui sospetti, a dare atmosfera alle sue pagine, quella atmosfera che è la cifra straordinaria di tutti i romanzi di Ambler e che impregna di se ambienti e personaggi, da sola in grado di avvincere il lettore che trascurerà tutto pur di lasciarsi avvolgere e coinvolgere da essa.
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