Nato nel 1909 all’interno della “guerra del noir” in cui i quotidiani francesi cercavano di controbilanciare il successo di Arsène Lupin - come racconto nel ciclo di articoli per SherockMagazine e nel consequenziale eBook gratuito Lupin contro Holmes - Il fantasma dell’Opera (Le Fantôme de l’Opéra) di Gaston Leroux è uno dei grandi classici del “nero”, e in questi giorni torna in libreria grazie a Newton Compton, che lo presenta come numero 93 della collana “MiniMammut” con la traduzione di Maurizio Grasso e un’introduzione di Vieri Razzini.
Sono molte, a tutt’oggi, le riduzioni cinematografiche – la più bella e la più fedele quella del 1925 con Lon Chaney, la più recente quella diretta da Joel Schumacher, trasposizione del musical di Andrew Lloyd Webber – che hanno consacrato la popolarità di questa originalissima opera scritta da Leroux nel 1911. La storia dell’amore di Erik – costretto a nascondere le sue orrende fattezze dietro una maschera – per Christine, la giovane soprano tanto graziosa quanto inesperta, si svolge tutta nell’ambiente del teatro dell’Opera, che diviene alter ego del Fantasma, luogo che crea l’azione. Una macchina narrativa sapientissima consente a Leroux di tenere in perfetto equilibrio commedia, avventura, poliziesco e grandguignol; così che alla fine della lettura ci accorgiamo di essere stati catturati da una storia tanto carica di suggestioni quanto lineare ed emblematica.
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Gaston Leroux (1868-1927), nato a Parigi, lasciò la professione di avvocato per divenire giornalista giudiziario e poi corrispondente di guerra del «Matin». Conosciuto soprattutto per i brillanti romanzi polizieschi – tra cui Il mistero della camera gialla (1908) e Il castello nero (1916) – è autore anche di racconti a sfondo psicologico e di opere teatrali.
Il fantasma dell’Opera di Gaston Leroux (Newton Compton - MiniMammut n. 93), 288 pagine, euro 4,90 (in eBook, euro 1,99) - ISBN 978-88-541-7508-2 - Traduzione di Maurizio Grasso
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