Shy Sud cerca di condurre una vita dignitosa e tranquilla, lontano dai clamori della città, in una landa desolata e povera, assieme ai fratelli e al pavido patrigno. Ma Shy non è una ragazza qualunque, ha dietro di se un passato di violenza e sangue, è una tigre stanca e ferita che cerca solo un po’ di pace. Ma qualcuno decide di svegliare la tigre, Shy tornando dalla città trova la sua casa bruciata e i bambini rapiti. Chiunque sia stato, ha firmato la sua condanna a morte. Shy è decisa a riavere quello che le appartiene anche se questo vuol dire svegliare la parte più oscura di lei. Comincia così una caccia spietata, votata alla sete di vendetta, attraverso terre desolate e infestate di predoni, mentre un passato ormai sepolto lentamente riaffiora.
Red Country di Joe Abercrombie è pubblicato in Italia da Gargoyle, e costituisce il terzo romanzo stand alone (cioè autonomo e autoconclusivo) ambientato nel mondo e nel tempo della sua fortunatissima trilogia de La prima legge (Il richiamo delle spade; Non prima che siano impiccati; L’ultima ragione dei re – tutti Gargoyle, 2013-2014).
Ancora una volta Abercrombie costruisce una storia cinica e cattiva, con grandi dosi di malcelata ironia, in cui i personaggi sono preda, e cadono nel vortice, delle passioni più crudeli.
Le sue storie grondano sangue e vendetta, i suoi personaggi virano verso l’estremo dei sentimenti. Il suo è un mondo non adatto ai pavidi e ai deboli di cuore, e quello che riesce a creare in questa sua nuova storia è una mirabile caccia all’uomo, una impostazione western per una storia fantasy, che fa incontrare due mondi solo apparentemente lontani (vedi lo Stephen King de La torre nera). Un mix riuscito e privo di sbavature, uno stile rapido e veloce della narrazione che non lascia un attimo di respiro e che conduce inesorabile verso il finale. Una narrazione cinematografica, un montaggio di sequenze e scene che non lascia scampo. Un frenetico caleidoscopio di immagini e sensazioni.
Ma stavolta c’è qualcosa di diversi in Abercrombie, nei suoi personaggi sembra spuntare un barlume di umanità. La notte dell’animo umano sembra rischiararsi di una tenue luce. Ma è ancora presto per giudicare, quella luce potrebbe spegnersi per sempre tutto potrebbe precipitare, ancora una volta, nell’oscurità.
Un grandissimo romanzo. Una fantasy adulta, cattiva e cinica, come solo il mondo reale potrebbe essere. Da leggere con passione fino alla prossima grande avventura.
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