Intervista ad Emma Pomilio in occasione dell’uscita del suo nuovo grande romanzo storico,La vespa nell’ambra (Mondadori).
Il romanzo storico è un genere molto amato in Italia: cosa ti ha portato ad affrontarlo? E come hai scelto principalmente Roma come location?
Non è stata una scelta effettuata a tavolino, anzi si potrebbe definire una scelta improvvisa. Avevo l’intenzione di scrivere un romanzo giallo, parecchie idee mi frullavano per la testa, eppure non mi decidevo, pensavo che in Italia di gialli se ne scrivevano anche troppi. Ho sbagliato, i gialli non sono mai troppi. Intanto mi era capitato per le mani un romanzo storico di Mary Renault molto ben costruito; riflettendo sulle ricerche svolte dall’autore per creare personaggi e atmosfere del passato, ho capito che scrivere un romanzo storico poteva essere interessante e avrebbe rinverdito gli studi classici lasciati un po’ da parte. Avevo letto un saggio sulla schiavitù a Roma, argomento poco sfruttato al tempo, l’ho approfondito trovando innumerevoli spunti per trama e personaggi e ho cominciato a scrivere. È nato cosìDominus (il padrone) pubblicato da Mondadori. Romanzo storico, d’azione e d’avventura, incentrato sui rapporti tra i padroni e gli schiavi in una grande famiglia investita dalla rivolta di Spartaco. Questo lavoro si è rivelato così congeniale per me, che ho continuato, e adesso sto scrivendo il sesto romanzo su Roma.
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