La Francigena, nota in Italia e nel mondo, non era propriamente una via ma piuttosto un fascio di vie, un sistema viario con molte alternative. Questa “via” permetteva sin dalla fine del 900 d.C di partire dal Nord Europa per effettuare un pellegrinaggio di fede e recarsi a Roma, ma chi voleva poteva recarsi anche in Terra Santa.

Il romanzo dal titolo Il segreto dei custodi della fede (2015), che arriva nelle librerie proprio a metà aprile è opera della giornalista e scrittrice Elena Torre, si svolge in Toscana, per la precisione a Lucca,  e parte dal ritrovamento in Piazza San Martino del corpo di Gilberto Pellegrino, che svolgeva il compito di custode del Museo della Cattedrale di Lucca.

All’uomo è stato spezzato il collo e posto in una strana posizione. Il commissario Vincenzo Biagini chiede aiuto e consiglio a una sua amica francese Michelle Valmont che si trova proprio sul luogo per studiare una misteriosa mappa ritrovata da un giovane archeologo.

Michelle esperta in simbologia e molto altro, riconosce subito l’iconografia del Matto, uno degli Arcani Maggiori dei tarocchi.

Senza dimenticare una donna che è stata aggredita in una villa piena di vecchi, preziosi e introvabili volumi, in cui vive isolata e che ora si trova ricoverata in una clinica di Ginevra, ci sono molti i personaggi che cercano di chiarire il mistero dell’assassinio e anche della mappa ritrovata fortunosamente.

Tutti, però, sono controllati da una enigmatica eminenza grigia.

Molto probabilmente l’omicidio è legato a segreti tramandati da secoli, misteriosi reperti e sette moderne.

Un thriller incalzante che, tra continui colpi di scena e rituali misteriosi, riporta in vita il Medioevo più oscuro con la sua dolente umanità.

L’autrice:

Elena Torre nasce nel 1973 a Viareggio. Scrittrice e giornalista, pubblica il suo primo romanzo “10° personale di Julie Valmont” nel 2006 per Mauro Baroni Editore, seguito nell’anno successivo da Al largo di strane convinzioni edito da Sassoscritto Editore. Autrice prolifica ed eclettica si muove con passione ed entusiasmo tra il teatro e la letteratura, toccando i generi più diversi, racconti, saggi, gialli, favole e storie per bambini, testi teatrali.

Nel 2008 è la volta di Giorgio Gaber, L’ultimo sileno, saggio con cui rende omaggio alla sua personale esperienza con il cantautore.

L’anno successivo comincia la pubblicazione della trilogia dedicata alle avventure del commissario Biagini.

La “quarta”

Il cadavere di Gilberto Pellegrini, custode del Museo della Cattedrale di Lucca, viene trovato al centro della piazza in una strana posizione, con il collo spezzato. Una posizione in cui l’esperta di simbologia Michelle Valmont riconosce immediatamente l’iconografia del Matto, uno degli Arcani Maggiori dei tarocchi.

Inizia così la ricerca della mente criminale che sta dietro la morte così violenta di un uomo comune.

Un’indagine che porta gli investigatori sulle tracce dei segreti custoditi nelle mappe della Via Francigena, la via della fede percorsa nel Medioevo dai pellegrini che dal Nord Europa si mettevano in cammino verso Roma, luogo principe della cristianità.

Tanti i personaggi coinvolti: un archeologo di fama mondiale e un altro meno famoso che spera di imbattersi nel reperto che farà la sua fortuna accademica, un’eccentrica antropologa francese, uno scaltro commissario di provincia, un’affascinante avvocato, un luminare della chirurgia e un’enigmatica eminenza grigia che vigila su tutti osservando con distacco il mutare degli eventi.

Elena Torre, Il segreto dei custodi della fede (2015)

Cairo Editore, collana Scrittori Italiani, pagg. 263, euro 15,00