Debutta nel nostro paese sulla collana Bookme della DeAgostini lo scrittore inglese Nick Louth.
Il romanzo Febbre (Bite, 2007) ha riscosso un notevole successo e possiamo definirlo un thriller con venature fantascientifiche.
Siamo ai giorni nostri e ad Amsterdam tra poche ore si aprirà un simposio che ha lo scopo di radunare i migliori scienziati che si occupano prevalentemente di malattie tropicali. A questa riunione partecipano i più alti dirigenti di importanti aziende farmaceutiche.
Vi è una attesa spasmodica per la relazione che sarà esposta da Erica Stroud-Jones che sembra abbia trovato un modo rivoluzionario per combattere, forse in maniera definitiva, una mortale malattia tropicale.
Questa cura potrebbe salvare milioni di vite, far vincere il premio Nobel a questa giovane scienziata oltre che procurare guadagni enormi alla ditta che produrrà la medicina. Ovviamente in questa grande riunione di scienziati vi sono sia sostenitori che avversari della dottoressa.
Purtroppo la notte prima della conferenza Erica scompare misteriosamente e Max Carver il suo nuovo amore americano, a cui la donna pensava di dedicare la scoperta, parte immediatamente alla sua ricerca.
Inizia a scavare nella vita passata e recente della donna trovando indizi contrastanti tra sentimenti di gelosia, malizia, furbizia e molto altro. Max Carver, in questa frenetica ricerca della donna che ama, verrà invischiato in un gioco mortale che coinvolge poliziotti corrotti e gangster europei.
Ma, quel che è peggio, inizia a diffondersi un nuovo ceppo letale di malaria. Un tipo che si rivela resistente a tutte le cure conosciute, che ha il potenziale di causare una pandemia.
I vari capitoli delle vicende che si svolgono nella città di Amsterdam, sono intervallati dalle avventure scritte da Erica su di un diario, avventure di una viaggio in Zaire, un paese flagellato dalla malaria.
Un romanzo definito giustamente un “page-turner” che farà riflettere il lettore sull’etica delle grandi industrie farmaceutiche.
l’autore:
Laureatosi alla London School of Economics, Nick Louth è stato a lungo corrispondente della Reuters e i suoi articoli sono apparsi su alcuni dei maggiori quotidiani e riviste del mondo. Collabora regolarmente con il Financial Times, ì'Investors Chronicle e il Money Observer.
la “quarta”:
Domani sarà il grande giorno. Il gotha della comunità scientifica internazionale è riunito ad Amsterdam per l'attesissima relazione di Erica Stroud-Jones al congresso. Ma domani non arriverà. Erica scompare misteriosamente nel corso della notte, e con lei il computer che contiene i dati della ricerca. Nemmeno Max, il suo nuovo amore, sa immaginare cosa possa esserle successo. La polizia nicchia e anzi sospetta di lui. Max sente che non c'è tempo da perdere e segue tutte le piste plausibili. La prima è una bella ragazza dagli occhi blu che sa più di quanto possa dire. Le altre sono forse nascoste nel diario di Erica: tra le pagine scritte durante un viaggio in Africa, tanti anni prima, nello Zaire dilaniato dalla guerra civile e dalla malaria. Intanto, una strana febbre comincia a mietere vittime in città: è un plasmodio, ma di tipo sconosciuto, e resiste a ogni trattamento. Una fatale coincidenza?
Febbre di Nick Louth (Bite, 2007)
Traduzione Roberta Zuppet
De Agostini, collana Bookme, pagg. 346, euro 16,90
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