Bang bang!

Bello tosto questo Alta Criminalità che la Mondadori ci propone per la sua collana “Piccola Biblioteca Oscar Mondatori”. Trattasi di una ben congegnata raccolta di racconti pulp in forma di fumetto. Accattivante fin dalla copertina di Leomacs (lo stesso di Detective Dante), indigesto solo nel prezzo (12,40 euro), forse non in linea con gli standard della collana.

Bang bang!

Iniziamo dalle note dolenti: complesso e macchinoso il primo fumetto dell’opera (Pinocchio di Sandro Dazieri & Maurizio Rosenzweig) pur se non privo di stile e vignette che si fanno ricordare (per esempio le prime tre di pagina 39); assolutamente trascurabile Il delitto di natale di Carlo Lucarelli & Claudio Villa.

Con La ballata del corazza (Wu Ming 2 & Onofrio Catacchio) gli autori sono più preoccupati di farci conoscere le proprie ideologie che di raccontarci una storia. Delitto imperdonabile. Per di più questa boriosa ballata è ben poco in tema pulp & noir.

Bang bang!

Venendo alle storie più riuscite, da segnalare Il punto di vista del licantropo di Andrea G. Pinketts & Matteo Cremona e Nella nebbia (dall’ omonimo racconto già apprezzato in Gotico Rurale) di Eraldo Baldini e Mario Mondo. Qui l’ autore del fumetto è alla sua prima esperienza, ma riesce a rendere bene l’atmosfera di una storia breve e forse un po’ scontata, ma molto suggestiva. Di Arrivederci amore, ciao, molti ricorderanno il cupissimo e desolato romanzo di Massimo Carlotto; questa riduzione (Massimo Carlotto, Luca Crovi & Andrea "Red" Mutti) riesce a tradurre in immagini le gesta di Giorgio Pellegrini senza togliere quasi nulla rispetto al romanzo. Per scoprire il colpevole del finale manomesso, abbiamo già ingaggiato un detective che saprà fare giustiza...

Battaglia (Roberto Recchioni e Leomacs) irride il macchiettismo della politica e ci presenta un poco nobile giustiziere che rimarrà ben impresso nelle menti dei lettori.

Veniamo ora al capolavoro della raccolta: Milano criminale sembra scritto da Giorgio Scerbanenco e trasposto in immagini da Fernando Di Leo… e chi ha visto Milano Calibro 9 o La mala ordina avrà già l’acquolina. Autori di questo gioiellino sono Diego Cajelli e Marco Guerrieri, cui ogni cultore dei poliziotteschi anni ’70 dovrebbe erigere un piccolo monumento.

Bang bang!