Henry è un uomo che dalla vita ha avuto tutto. Il successo come scrittore, una moglie che ama, una bellissima casa, un auto sportiva italiana… un’amante focosa. Ma tutto della sua vita è costruito sulla menzogna, perché in realtà non è lui l’autore dei suoi romanzi, ma bensì sua moglie. E quando la sua amante gli rivela di essere incinta la situazione sembra precipitare, rischia di perdere tutto. Ed Henry con spietato cinismo capirà che è arrivato il momento delle decisioni drastiche. Delle decisioni che lo trascineranno in un vortice oscuro di violenza e crudeltà, su cui aleggia l’onnipresente ombra della sua infanzia, che sembra nascondere dei segreti incofessabili.
Sacha Arango è un pluripremiato sceneggiatore tedesco che con questo suo primo romanzo La verità e altre bugie, pubblicato in Italia da Marsilio editore, ha dato vita a un successo internazionale, a una gara fra gli editori di mezza Europa e ha già venduto i diritti per una trasposizione cinematografica.
Ma soprattutto Arango ha creato un personaggio eccezionale. Un cattivissimo Henry Hayden, falso scrittore dallo spietato cinismo, dalla crudeltà raffinata e quieta. Un vero pozzo oscuro che si apre fra le pagine del libro sino a inghiottire il lettore. Quello che affascina di più di questo personaggio è la sua indole quieta e feroce, la sua concretezza, la sua (anche, perché no?) simpatia. Incredibilmente si arriva a empatizzare con lui, ci si accorge nostro malgrado di trovare per lui delle giustificazioni. Come se tutto quello che accade nella sua vita, tutte le sue malefatte siano frutto delle circostanze ineludibili. L’approfondimento del personaggio è ottimo, l’autore non dipinge nulla come bianco o nero (come troppe volte accade in alcuni romanzi di oltreoceano), ma bensì dipinge usando le mille sfumature e tonalità del grigio, consapevole che solo così si rende vivo un personaggio.
Tutta la vicenda si muove concatenata e aggrovigliata su se stessa, un sottile gioco del domino, in cui la caduta della prima tessera (l’amante incinta) farà crollare velocemente tutto ciò che si muove attorno ad Henry. Ma lui riuscirà a non precipitare nel vortice della sua vita? Riuscirà, ancora una volta, a sfuggire al suo passato?
La scrittura di Arango è raffinata ed efficace. Tesa e dinamica laddove necessario, elegiaca e riflessiva nell’introspezione del personaggio. Riesce a catturare fin dalle prime pagine, mentre la tensione sale e non si riesce più a staccarsi dal libro. Un sottile malessere pervade l’intero romanzo, una sensazione di straniamento mentre ci si dirige verso un complesso finale.
Un romanzo da leggere con la luce accesa sul comodino. Un cattivo superbo, spietato nella sua quieta crudeltà. Bellissimo.
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