Omicidi per il Paradiso, di Mino Gambini, pubblicato dalla casa editrice Il Molo è il primo romanzo di una quadrilogia gialla che vede come protagonista l'investigatore Berto Saviozzi.

La trama si basa sulla sete di vendetta di Marianna Sesti, donna a cui sono stati uccisi il marito e il figlio implicati nel contrabbando di sigarette. Marianna, ormai a capo dell'organizzazione, assume l'investigatore privato Berto Saviozzi per scoprire i colpevoli del delitto e ucciderli a sua volta.

Le indagni si muovono tra innamoramenti e nuovi omicidi fino alla scoperta della verità e alle conseguenze che essa comporta.

L'impressione generale che emerge dalla lettura è quella di un romanzo ormai desueto per essere proposto quale novità gialla da una casa editrice emergente nel 2005.

Le scelte linguistiche, sitlistiche, tematiche e strutturali dell'autore creano una patina di vecchiume che ricopre l'intera vicenda.

Ciò è dovuto in particolare dall'utilizzo stilistico grammaticale della lingua italiana all'interno di tutta l'opera. La costruzione delle frasi è spesso faticosa, contaminata da soluzioni non sempre del tutto corrette e troppo colloquiali. Se l'intento era quello di dare un registro popolare ai dialoghi, tale stile doveva essere applicato solo a questi e non alla sintassi nella sua interezza.

In un panorama italiano in cui la letteratura gialla ha saputo prendere le mosse da grandi autori classici internazioneli quali Agatha Christie e George Simenon, per svilupparsi in maniera autonoma e moderna e che vanta nomi quali Giorgio Scerbanenco, Loriano Macchiavelli, Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli, non è certo possibile considerare Omicidi per il Paradiso un romanzo all'altezza.

Purtroppo il libro risulta vecchio per stile e trama e il consiglio alla casa editrice è quello di puntare su opere maggiormente al passo coi tempi e di curare in modo più approfondito il lavoro di editing e di correzione.