Sarà nelle librerie i questi giorni di fine ottobre un volume dal titolo Le inchieste del commissario De Vincenzi, un personaggio creato negli anni del ventennio fascista dallo scrittore romano Augusto De Angelis.
La casa editrice Castelvecchi sta compiendo un’opera veramente meritoria nel recuperare e farci conoscere scrittori, dimenticati da tempo, le cui opere però non hanno perso un grammo del fascino che avevano, ci riferiamo anche alla raccolta pubblicata recentemente dei romanzi dell'autore inglese John Buchan (Le missioni segrete di Richard Hannay).
Ora la casa editrice dichiara di voler pubblicare tutti i romanzi scritti appunto da Augusto De Angelis che hanno come protagonista il commissario Carlo De Vincenzi che si muove in una cupa Milano durante il periodo fascista
L’autore si distingue in modo particolare per aver aperto una via maestra al giallo italiano e il suo personaggio è ben lontano dai clichè del genere sia anglosassoni che provenienti dalla Francia
Come è stato scritto a suo tempo da Oreste del Buono il commissario è «Umanissimo come il Maigret di Simenon, romantico come il Marlowe di Chandler, intellettuale come il Vance di Van Dine, eppure caparbiamente italiano»
Il volume contiene i romanzi Il banchiere assassinato, scritto nel 1935. In questo romanzo fa la sua prima apparizione il commissario De Vincenzi. i successivi romanzi sono: Il candeliere a sette fiamme, L’albergo delle Tre Rose e infine Il mistero delle tre orchidee.
l’autore:
Augusto De Angelis (Roma, 1888 - Bellagio, 1944).
Autore negli anni Trenta del Novecento di numerosi romanzi che hanno per protagonista il commissario Carlo De Vincenzi della Squadra Mobile di Milano, viene colpito dalla censura fascista impegnata a far scomparire ogni riferimento al crimine in letteratura. Dal luglio del settembre 1943 scrice vari articoli sulla «Gazzetta del Popolo» che causano il suo arresto con l'accusa di attività antifascista.
Uscito di prigione nel 1944, si ritira a vivere a Bellagio sul Lago di Como, In seguito a uno scontro con un repubblichino, degenerato in rissa. muore per le violente percosse subite
la quarta:
Nella cupa Milano degli anni trenta il commissario Carlo De Vincenzi è un servitore dello Stato che cerca di fare bene il proprio lavoro. Né poliziotto spaccone ne freddo detective, ma attento indagatore della natura umana, De Vincenzi segue con pazienza la sua pista fino alla risoluzione di ogni caso. E un eroe dalla grande arguzia e sensibilità, lontano dai cliché della letteratura di genere e calato nella realtà sociale dell'epoca. Con i suoi romanzi, pubblicati tra il 1930 e il 1943. Augusto De Angelis inaugurò la via italiana al poliziesco, portando avanti allo stesso tempo una sottile ma ferma resistenza alla propaganda del regime fascista. Riscoperte negli anni sessanta da Oreste del Buono le avventure del commissario sarebbero diventate un celebre sceneggiato Rai nel decennio successivo. In questo volume, primo di una serie che raccoglierà tutte le inchieste del commissario, presentiamo II banchiere assassinato, esordio del personaggio, seguito da tre delle Sue più classiche avventure. Il candeliere a sette fiamme, L'Albergo delle Tre Rose e II mistero delle tre orchidee.
Le inchieste del commissario De Vincenzi di Augusto De Angelis
Castelvecchi, collana Narrativa, pagg. 620, euro 22,00
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