Apparso per la prima volta in Italia nel 1937 nel Supergiallo Mondadori n. 5 (con il titolo Ritratto d’ignota e la traduzione di Tito N. Sarego), torna in edicola questo mese un grande classico di Agatha Christie: Perché non hanno chiesto a Evans? (Why Didn’t They Ask Evans?, 1934), nel numero 4 della collana annuale I Classici del Giallo Mondadori ORO.
Dalla quarta di copertina:
Una tranquilla partita di golf: il giovane Bobby non si aspetta altro, in quel tardo pomeriggio. Una buca dopo l’altra insieme al compagno di gioco, sempre più vicini allo strapiombo sulla scogliera dove qualche pallina lanciata maldestramente va spesso a cadere. Ed è quello che avviene: un tiro impreciso, la parabola che finisce nel vuoto oltre il ciglio roccioso. Ma quando Bobby guarda giù, scorge un fagotto di stracci afflosciato lungo il dirupo. Si tratta di un uomo. Ancora vivo, ma non per molto, sostiene l’altro golfista che è anche un dottore. E mentre costui si allontana in cerca d’aiuto, il moribondo dice qualcosa: domanda perché non l’abbiano chiesto a Evans. Già, perché? E che cosa avrebbero dovuto chiedere? Ma soprattutto, chi è Evans... e chi è l’uomo che un istante dopo si spegne sotto gli occhi di Bobby? Semplici interrogativi, per trovare una risposta ai quali bisognerà fare luce sui misteri di una sinistra casa di cura. A rischio della vita.
Ecco l’incipit:
Bobby Jones piazzò la palla al punto di partenza, fece dondolare la mazza, la portò all’indietro lentamente, poi la riportò in avanti e colpì la palla con rapidità fulminea. Invece di seguire una bella traiettoria diritta, di alzarsi da terra e di superare l’ostacolo, per poi atterrare alla giusta distanza dalla quattordicesima buca, la palla rotolò sul terreno e andò a fermarsi proprio contro l’ostacolo.
Non c’era una folla di spettatori a lanciare grida di disappunto. L’unico testimone non manifestò alcuna sorpresa e questo era più che comprensibile, perché chi aveva tirato non era un grande campione di golf, ma soltanto il quarto figlio del vicario di Marchbolt, una cittadina sulla costa del Galles.
Bobby si lasciò sfuggire un’imprecazione.
Era un giovane dall’aspetto gradevole, sui ventotto anni. Neanche il suo migliore amico avrebbe potuto definirlo bello, ma aveva una faccia simpatica e un’espressione aperta e leale.
— Non faccio che peggiorare... — mormorò, avvilito.
— Insista — gli disse il suo compagno.
Il dottor Thomas era un uomo di mezza età, con i capelli grigi, la faccia rosea e l’espressione gioviale. Nemmeno lui era un campione. Giocava con prudenza, limitandosi a tiri brevi, ma di solito riusciva a battere giocatori più brillanti e meno cauti di lui.
Agatha Christie (1890-1976), creatrice di Hercule Poirot e di Miss Marple, nasce a Torquay, sulla costa inglese, da una famiglia agiata. Durante la Prima guerra mondiale presta servizio come crocerossina e nel 1920 pubblica il suo primo giallo: Poirot a Styles Court. A questo folgorante esordio seguono numerosissimi romanzi, racconti, testi teatrali e radiofonici. Dopo il divorzio dal primo marito, il pilota Archibald Christie, si risposa con l’archeologo Max Mallowan, con il quale intraprende diversi viaggi in Medio Oriente. Nel 1954 vince il Grand Master Award, nel 1955 il New York Drama Critics Circle Award e nel 1971 viene nominata dalla regina Elisabetta Dame dell’impero.
Perché non hanno chiesto a Evans? di Agatha Christie (I Classici del Giallo Mondadori ORO n. 4), 196 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Diana Fonticoli
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