Da venerdì 25 aprile in seconda serata, Carlo Lucarelli torna su Rai3 con un nuovo programma in otto puntate: LA TREDICESIMA ORA - Le scelte che hanno cambiato la vita.
La serie racconta storie di uomini e donne che hanno cambiato radicalmente il corso della propria vita. Al centro di ogni puntata una storia di ribellione o di riscatto: vicende private per riflettere su temi che coinvolgono tutti. La narrazione comincia dal punto di svolta nella vita di una persona, l'istante in cui tutto cambia.
E proprio da questo momento sospeso, ‘La tredicesima ora’, comincia una narrazione a ritroso che, come nei gialli o nei noir, tassello dopo tassello accompagna lo spettatore dall’ignoto verso il noto, svelando ciò che è accaduto nelle dodici ore precedenti. Ora dopo ora si dispiega quel breve, decisivo, frammento di vita fatto di gesti, desideri ed emozioni che hanno spinto il protagonista verso la sua scelta. Attraverso le reazioni dei protagonisti, l’attenzione di chi segue si sposta dall’‘eroe’ al contesto, mostrando lati nascosti di vicende inquietanti.
Al centro delle puntate storie individuali, intime, ma che aprono squarci su problemi più vasti e complessi della nostra contemporaneità. Come la storia di Isokè, una giovane donna nigeriana che riesce a sfuggire alla tratta della prostituzione e ad aiutare altre donne a liberarsi dalla schiavitù e dallo sfruttamento. O come la vicenda di Cosimo Rega, ergastolano che grazie all’incontro con il teatro e con alcuni straordinari operatori del carcere inaugura un percorso di ripensamento che lo porterà alla "scelta": rifiutare le regole e i codici della malavita organizzata per rifondare la propria esistenza. I fratelli Taviani lo scelgono come attore per il film "Cesare deve morire" che vince l'Orso d'oro al Festival di Berlino nel 2012.
E ancora storie di orrore e di coraggio che sembrano appartenere ad altre realtà ma che invece accadono ogni giorno accanto a noi. Come la storia di Yvan Sagnet, un giovane del Camerun che lavorando nella campagne del Sud d'Italia scopre uno dei lati peggiori del nostro Paese: il caporalato e la sua violenza.
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