E se l’11 settembre non fosse mai esistito? E se il mondo non conoscesse il terrorismo e Osama Bin Laden fosse solo il protagonista di una serie di libracci da quattro soldi? E se la realtà non fosse quella che noi conosciamo, abbiamo conosciuto e forse mai conosceremo? Joe è un detective privato alla vecchia maniera, alla Marlowe per intenderci (cinismo e whisky), che viene ingaggiato da una misteriosa donna per rintracciare Mike Longshot l’enigmatico autore della serie di spionaggio Osama Bin Laden: Vigilante, una serie di libri tascabili venduti nelle stazioni e negli aeroporti in cui si narra di un mondo in conflitto e di attentati terroristici ai limiti dell’incredibile (almeno per Joe e per la sua realtà anestetizzata). Joe comincia così un’indagine sorprendente e inaspettata e si troverà a viaggiare fra il Laos, New York, Parigi, Londra, l’Afganistan, in una caccia all’uomo che si rivelerà un gioco di specchi attraverso uno dei più esclusivi club inglesi, il tutto mentre nella sua mente cominciano ad affacciarsi lancinanti dubbi e dei misteriosi uomini si sono lanciati alla sua ricerca, e lui dopo essere stato cacciatore diventerà preda, mentre la realtà che lo circonda comincia a sfaldarsi.
Wanted è il sorprendente e spiazzante romanzo di Lavie Tidhar pubblicato in Italia da Gargoyle Books, con questa sua opera l’autore israeliano ha vinto il prestigioso World Fantasy Award nel 2012, ma soprattutto ha creato una storia paranoide e parossistica, in cui il lettore viene continuamente sorpreso e messo alla prova.
In cui, con uno stile sorprendente, riesce ad alternare schegge e spezzoni di due mondi, di due realtà parallele e distanti, che forse (forse) non si incontreranno mai. La scrittura di Tidhar è preziosa, ricca di sfumature e suggestioni, ricercata e mai banale, il valore artistico di tutta l’opera si fonda sull’originale ucronia della storia, ma anche sulla qualità della narrazione messa in campo.
I personaggi sono ben delineati e sfaccettati, il protagonista è un consapevole omaggio a tanta letteratura hard-boiled, e i rimandi e richiami letterari sono molteplici in tutta l’opera, impossibile non pensare a Philip Dick e a tanti altri autori che mescolano inquietudine e ricerca dell’individuo.
Impossibile inserire il testo in una classificazione univoca dei generi, impossibile mettere paletti o recinzioni che lo contengano, i generi si mischiano, si confondono e si perdono fino a far emergere un'unica cosa, una sola e soltanto… la storia. Nella sua purezza e nel suo fascino.
Un libro avvincente e complesso, che suscita domande e pretende risposte. Una lettura avvincente per la mente del lettore. Da non perdere.
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