Un ricco manager giapponese è in procinto di lasciare la bella moglie Ayane in favore della giovane amante Hiromi. Una conclusione logica nella sua mente, la donna che ha sposato non è in grado di dargli un figlio e gli accordi fra di loro erano chiari, e la sua amante è incinta. Ma l’arsenico fa il suo dovere e il ricco Yoshitaka muore avvelenato. I sospetti cadono ovviamente sulla moglie tradita e abbandonata, ma lei ha un alibi di ferro, era lontana centinaia di chilometri. Nasce così un indagine inaspettata e complessa, in cui il detective Kusanagi insieme alla giovane collega Utsumi saranno costretti a ricorrere all’aiuto del professor Yukawa, una mente analitica e scientifica, devoto razionalista conosciuto come “detective Galileo” e insieme si muoveranno in un indagine ricca di luoghi oscuri e incomprensibili indizi.
L’impeccabile di Keigo Higashino è pubblicato in Italia da Giunti editori, e si tratta del secondo romanzo del maestro giapponese uscito nel nostro paese dopo Il sospettato X (Giunti, 2012 – dove faceva il suo brillante esordio il professor Yukawa). In patria i suoi romanzi sono stati trasformati in film, spettacoli teatrali e serie tv.
Si tratta di un giallo classico, che invece di proporre la solita (e a volte abusata) matrice anglosassone, è invece profondamente pervaso dallo spirito nipponico. In alcuni momenti i personaggi potrebbero sembrare algidi e distaccati, privi di umana empatia, ma chi conosce le rigide e sottaciute regole della società giapponese ne apprezzerà ogni impalpabile sfumatura.
La trama è elegante e ben strutturata. Un caso apparentemente semplice e lineare, si trasformerà in un gioco di specchi in cui gli indizi inattesi renderanno il tutto complesso e oscuro… come a volte è la realtà.
L’attrazione sensuale fra il detective Kunasagi e la bella moglie Ayane sottende un sottile filo erotico che attraversa le pagine e arricchisce una storia già profonda, in cui si scontrano l’un l’altro passioni e logica, il tutto in un’atmosfera fredda e tagliente.
Lo stile di scrittura è lieve e armonioso, anch’esso molto nipponico. Niente urla o drammi, solo la tranquilla serenità della morte e del delitto. Sul finale, ovviamente non diciamo nulla, se non che il tutto è geniale e parafrasando l’autore si tratterà di un trucco illogico e pieno di contraddizioni. Perfetto.
Un romanzo originale e affascinante
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