L’analogia tra una trama criminale e un gioco di prestigio è stata più volte sottolineata, a cominciare da maestri del genere come John Dickson Carr. Ancora in tempi recenti hanno soggiaciuto al suo fascino scrittori come Jeffery Deaver. Ma c’è un signore indiscusso di questa formula, che nel breve arco di pochi anni l’applicò a una breve serie di romanzi dove il delitto non ha soltanto l’aspetto di un gioco di prestigio: è un gioco di prestigio. È il grande Clayton Rawson, di cui è ricorso da non molto il centenario della nascita.
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