Dopo "L'ipnotista", "L'esecutore" e "La testimone del fuoco" ritroviamo Lars Kepler con un nuovo romanzo, "L'uomo della sabbia".
Joona Linna commissario della polizia criminale - alto, biondo, occhi grigi come granito - ha un passato da paracadutista, sa combattere corpo
a corpo e con diversi tipi di armi; valuta le azioni e sceglie come affrontarle. Se lo può permettere, tecnicamente è perfetto.
Saba Bauer, ventisette anni, bionda dagli occhi blu, commissario del nucleo antiterrorismo della Sapo, il corpo di polizia che fa parte dei servizi segreti. Il suo passato è burrascoso e piuttosto infelice.
Fisicamente è molto agile e tonica. E' una donna forte, anche se le emozioni spesso prendono il sopravvento. Conosce Joona, ha già avuto modo di collaborare con lui anni prima.
Jurek Walter, pericoloso serial killer dagli occhi di ghiaccio, rinchiuso in stretto isolamento nell'unità di massima sicurezza di un ospedale psichiatrico, è un soggetto da sorvegliare ventiquattro ore su
ventiquattro.
Anders Ronn, giovane medico chiamato a sostituire una collega proprio in quella unità. Ha una passione particolare, quasi una perversione.
Questi e molti altri, sono i protagonisti di questo libro. Sono prede o predatori? Sono pedine su una scacchiera? Lo scoprirete leggendo.
Ci troviamo a Stoccolma, neve e gelo sono ovunque, il cielo è spesso grigio. Tutto sembra immobile. Fino a quando Mikael ritorna. Ora ha ventidue anni. Quando è scomparso ne aveva dieci e la sorella Felicia che era con lui, solamente otto. E' già stato dichiarato morto. Dove è stato tutto questo tempo? E' in grado di ricordare dove si trovi sua sorella e se sia ancora viva?
Il responsabile sembra essere "l'uomo della sabbia", colui che, secondo la leggenda, prende con le sue dita di porcellana un pizzico di sabbia da un sacchetto e la getta sugli occhi dei bambini per farli addormentare. Poi rimbocca loro le coperte. L'odore della sabbia è
quello che porta con sè. Esiste realmente o è soltanto un'ombra?
Per Joona si riapre un caso complesso di dodici anni prima, che ha lasciato nel suo cuore e nelle sue viscere ferite molto profonde che non si sono ancora rimarginate. Decide così di creare una squadra investigativa speciale, Atena Promaco, che si deve dedicare giorno e notte a questa indagine. Ritrovare chi è scomparso è ormai per lui un bisogno fisico. Una cura al suo malessere, catturare il colpevole. Tra corridoi claustrofobici, celle spoglie, angoscia e frustrazioni, inizia il suo percorso. Dovrà lavorare sodo e soffrire molto per trovare non solo indizi, ma elementi concreti che gli permettano di proseguire.
Attorno a lui le anime di ex colleghi che non ci sono più, tanto sangue e i familiari degli scomparsi che si stanno consumando lentamente per il dolore e i sensi di colpa; molti di loro impazziscono e si tolgono la vita.
Le vittime selezionate dall'uomo della sabbia non hanno legami tra loro e non sono facili da agganciare. Lui non cerca visibilità, pretende altro, da troppo tempo. La sua grande forza è quella di avere pazienza, di saper aspettare. Il momento giusto per agire arriverà. E' un uomo freddo e lucido, che utilizza la menzogna per distruggere la vita degli altri. Chi è suo prigioniero e viene salvato o riesce a fuggire, non sarà mai libero o al sicuro; le tenebre lo avvolgeranno sempre, fino alla fine dei suoi giorni. Un incubo terribile.
Una storia agghiacciante che, poco oltre la metà, sembra essere arrivata ad una conclusione. Ho detto sembra... La bravura dell'autore sta esattamente in questo: portare chi legge ad un certo punto e costringerlo a fermarsi, a rivedere alcune cose.
La scrittura è molto chiara e precisa. Il ritmo è incalzante e i capitoli sono brevi e veloci. La lettura scorre. La storia è davvero terribile. Io ne sono stata totalmente assorbita. Ho sentito freddo e ho trattenuto il respiro diverse volte. Come una droga mi sono impossessata di ogni pagina, isolandomi da ciò che mi stava intorno.
Lars Kepler non dà tregua, mai. Cattura, sempre.
Nessuna sosta, da leggere tutto d'un fiato. Assolutamente.
Disa... mi dispiace moltissimo. Joona, dove sei???
Buona lettura.
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