Con il detective privato Toby Peters…
Giocarsi la pelle di Stuart M. Kaminski, Mondadori 2013.
Quando la quarta di copertina si presta bene bisogna sfruttarla “Un orecchio mozzato in una scatola è un messaggio chiaro. Significa che il mittente fa sul serio. Il destinatario è il comico hollywoodiano Chico Marx, minacciato da un misterioso creditore che pretende la restituzione di un prestito di gioco. Se non paga, gli taglieranno le dita. Per proteggere il suo artista la MGM ingaggia Toby Peters, detective privato con una predilezione per il mondo del cinema…”.
E dunque Toby Peters. Alto un metro e ottanta e ottanta di peso, naso quasi piatto, cicatrici dappertutto lasciate dal fratello. Per avere un punto d’appoggio c’è bisogno di Al Capone che gli consiglia l’aiuto di qualche amico. Ma chi potrebbe offrirgli buone informazioni finisce morto stecchito da pallottole mirate. Dentro un armadio, o fuori da un armadio (luogo prediletto), oppure nel portabagagli di un taxi. Racconto veloce. Rocambolesco. Tra botte da orbi e sparatorie, l’incontro con Ian Fleming (lo salva su un tetto), il sergente Kleinas sempre tra i piedi e parentesi romantica con la carina Merle Gordon che un saltino sul letto fa sempre bene (anche se raffreddati). Citate canzoni del tempo e pure La Traviata del nostro Verdi, Philo Vance e l’immancabile Sherlock Holmes in televisione. Situazioni comico-paradossali (Toby viene addirittura scambiato per uno scrittore ad un convegno di psicanalisti), ritmo serrato, scrittura ironica, gradevole e frizzante come un vinello che conosco e tengo da parte. Piccolo appunto sul titolo, da sintetizzare, in perfetta sintonia con l’autore, “Giocarsi le palle”.
Per I racconti del giallo ecco Diamanti sotto i talloni di Sergio Donato.
Siamo a F., una cittadina allungata sulla costa abruzzese. Dal cielo piove una ragazza (Costanza Fattenotte) in tuta nella casa di Magno. La manda Tallone da killer (montagna di carne e muscoli) perché venga aiutata a recuperare la figlia rapita. Qualcuno ce l’ha con lei …(lo saprete leggendo). E insomma una sarabanda di salti, legnate, pallottole che fischiano e centrano, camorra e Sacra Corona Unita. Il solito movimento assatanato che mi mette in ambascia ma che si legge volentieri per una scrittura veloce, ricca di verve e umorismo.
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