«Il viaggio che state per intraprendere vi porterà in un posto unico al mondo. Il sentiero sarà tortuoso e anche voi, come Chance Renard, rischierete di perdere la strada. Ma la meta sarà sempre là, ad attendervi. Perché quello è il luogo dove tutto inizia e dove tutto finisce». Con le parole di Stephen Gunn, alias Stefano Di marino, arriva in edicola il quinto Segretissimo Special dedicato alla serie Il Professionista Story: la collana che sta ripresentando, in ordine cronologico, le avventure di Chance Renard.
Il volume è diviso in due parti: la prima “moderna”, scritta cioè espressamente per questa uscita e quindi indita, la seconda “classica”, una riproposta cioè di un romanzo del Canone renardiano. In questo caso Morire a Kownloon, ben noto ai lettori di Segretissimo che lo hanno incontrato nell 1997 (numero 1333).
La prima parte è a sua volta divisa in due: Fronte al nemico, un’avventura odierna del Professionista, e La vendetta del Fantasma, storia ambientata nella Parigi del 1910 con protagonista Stéphane Renard, bisnonno di Chance appartenente alle Brigate del Tigre.
Dalla quarta di copertina:
Avventura, azione, spionaggio, esotismo ed erotismo. Chance Renard, il Professionista. Agente di ventura, impegnato in ogni angolo del mondo in missioni impossibili contro nemici sempre più feroci, sempre più letali. Al suo fianco donne troppo belle e troppo pericolose. E una sola regola: nessuna regola. Ecco, a cadenza quadrimestrale, tutte le avventure del Professionista, a partire dalle origini e con romanzi inediti scritti appositamente per colmare le lacune nella storia di una vera leggenda di Segretissimo.
Vendetta per vendetta. In una base abbandonata delle Filippine un ex operativo della Delta Force si è impossessato di testate nucleari. Solo Chance Renard e Ivelda Verdugo possono fermarlo e recuperare gli ordigni. Mentre dal passato del Professionista riaffiorano le avventure del bisnonno Stéphane ai tempi delle Brigate del Tigre, ogni vendetta che si consuma è solo l’ultima di una catena senza fine.
Morire a Kowloon. Nell’imminente ritorno di Hong Kong sotto il controllo della Cina Popolare, un intrigo che coinvolge i servizi segreti di mezzo mondo passa per il Medio Oriente e la Thailandia. All’origine di tutto c’è un nome che nessuno vorrebbe sentir pronunciare: Shaibat. Una leggenda della malavita internazionale. Un maledetto incubo che Chance credeva sepolto per sempre. E che qualcuno, ora, deve ricacciare all’inferno.
Un estratto di Fronte al nemico:
È la mia vita. Sono Chance Renard, il Professionista. L’uomo che si affitta per portare la Morte, per risolvere situazioni troppo complicate o troppo sporche. Una puttana che si paga e poi si allontana senza guardarsi indietro. Io sono la Mano Sinistra. Quella che non volete guardare mentre risolve i vostri problemi con spietata fermezza. Della quale non volete sapere nulla. Io sono quello che sono e ne vado fiero. E che altro potrei fare?
Un estratto di La vendetta del Fantasma:
Il Fantasma. Sempre il Fantasma. Nessuno ne sapeva di più, ma attraverso le rapide apparizioni della megera quella figura prendeva forma nelle menti dei parigini. Turbava gli animi e incuteva timore. Senza che nessuno se ne spiegasse la ragione. Ma in quei giorni gelidi del gennaio 1910, mentre il cielo assumeva il colore di una cupola di peltro e la Senna si gonfiava sempre più, udire la minaccia di questo Fantasma, ignoto a tutti eppure ormai presente negli incubi di molti, generava un senso di disagio incontrollabile. [...].
Stéphane Renard si strinse nella mantella e cercò riparo sotto la veranda spiovente del pizzicagnolo all’incrocio tra Rue du Temple e Rue de Turbigo. Faceva freddo, quella mattina, anche se il fortunale della sera precedente era cessato lasciando la città sotto un manto di neve grigia che si andava già sciogliendo. Il terreno era costellato di pozze, avvallamenti e fango secco gelato sopra il quale ogni passo produceva scricchiolii. Dai comignoli sfuggivano refoli grigiastri. Il respiro si condensava in nuvole
Un estratto di Morire a Kowloon:
Chance Renard, trentacinque anni, agente indipendente. Vale a dire mercenario. Un uomo che aveva imparato a correre con le ombre, rubando loro il passo. I servizi segreti gli avevano dato un nome: il Professionista. Il genere di persona a cui ci si rivolge quando si deve risolvere una situazione pericolosa. Un fattorino che consegna la morte. Dopo il lavoro il cliente cercava di evitare ogni altro rapporto. A volte Chance si vantava dell’isolamento al quale lo costringeva la sua professione. In altre occasioni, lo considerava una maledizione. Ma ormai il tempo delle scelte era passato e lui aveva preso una direzione che non consentiva ripensamenti.
Stephen Gunn è lo pseudonimo di Stefano Di Marino, uno dei più prolifici scrittori di spionaggio e avventura italiani degli ultimi decenni. Nato nel 1961, ha viaggiato in Oriente e ancora vi trascorre parte del suo tempo. Oltre alla scrittura si interessa di arti marziali, pugilato, fotografia e cinema, soprattutto quello orientale al quale ha dedicato numerosi saggi. Ha esordito con il suo vero nome pubblicando Per il sangue versato, Sopravvivere alla notte, Lacrime di drago (Mondadori). Ha usato per la prima volta lo pseudonimo Stephen Gunn per firmare i romanzi Pista cieca e L’ombra del corvo (Sperling). Poi, diciotto anni fa, è nata la serie dedicata a Chance Renard, il Professionista. Scrive per siti e riviste di settore. Su Wikipedia, Stefano Di Marino e Il Professionista hanno due voci distinte con bibliografia aggiornata e commentata del personaggio. Per saperne di più sull’autore, sul Professionista e sul suo mondo, cercate su Facebook Di Marino Stefano, la fan page di Chance Renard-Il Professionista e il blog hotmag.me/il professionista.
Il Professionista Story n. 5 di Stephen Gunn (Segretissimo Special), 420 pagine, euro 7,90
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