Alzi pure la mano chi, almeno una volta nella vita, ha desiderato che tutte le maestre sparissero!
Tra coloro che oltre a desiderarlo sono riusciti a farlo davvero c’è il piccolo Tedoforo Vanzi un simpatico e strafottente decenne costretto a vivere una realtà colorata da una mamma vera e una falsa e da un ex papà vero che all’improvviso non c’è più.
Smarrito nelle vicende sentimentali dei grandi il piccolo Ted, che tanto si vergogna del suo nome di battesimo e che continua a sostenere di avercela con il mondo, va costantemente alla ricerca di una propria identità mettendo alla prova la pazienza della maestra Adele con lanci indiscriminati di palline di carta insalivate e di forbici nella classe, con atti di estorsione di merendine e risse tra compagni. Un bambino che molti educatori etichetterebbero come portatore di qualche “disturbo comportamentale” ma che in realtà è un preadolescente che fa i conti con la dura realtà della vita, con l’imposizione di regole strette e con l’oppressione di convenzioni e stereotipi. Per dirla tutta “non è lui che odia la scuola, ma è la scuola che odia lui”!
Come in tutti i percorsi di crescita individuale anche il piccolo Ted incontrerà nel suo accidentato cammino una persona speciale, la Preside Castri, che lo aiuterà a far luce nel proprio cuore. Chi sa con quale metodo quella strega di Professoressa convincerà Ted a far riapparire una volta per tutte le maestre scomparse? E quando la Castri aprirà la porta della sala delle torture, cosa scoprirà il nostro protagonista?
Con il romanzo “Il mio nome è strano” di Anna Parola e Alberto Arato, la Lapis Edizioni offre un affresco della realtà scolastica secondo il punto di vista degli alunni più scapestrati, ingovernabili e problematici che quotidianamente danno filo da torcere ai maestri, innamorati e non, di questa professione.
Lo stile utilizzato dagli autori è leggero e frizzante e rende la lettura scorrevole e coinvolgente. I dialoghi e i pensieri esternati dal protagonista sono semplici e diretti ed aiutano il lettore a compenetrare i suoi disagi rendendolo un confidente onnipresente. La continua lotta interiore del protagonista per l’abbandono del mondo dell’infanzia e l’ingresso in quello dell’adolescenza è ben reso dalle descrizioni dei sentimenti di rabbia e dispiacere che culminano in azioni dirompenti e pericolose; una specie di richiamo d’attenzione che Ted mette in pratica ogni qualvolta si trova a disagio nella realtà scolastica e con i suoi pari.
Un libro dedicato a tutti i bambini che vanno male a scuola e…a tutti quegli insegnanti preoccupati ad istruire piuttosto che a educare!!
Il mio nome è strano – di Anna Parola e Alberta Arato – Lapis Edizioni - pag. 169 - Euro 11,50
Giudizio *** buono
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