Era il 1915 quando la Houghton Mifflin, piccola ma storica ed apprezzata casa editrice, cominciò a pubblicare con cadenza annuale una raccolta dei migliori racconti apparsi l’anno passato su riviste americane. Dopo decenni di onorevole carriera, nel 1997 questa iniziativa divenne la nota Best American Mystery Stories, serie di antologie annuali che hanno acquistato prestigio e apprezzamento in forma esponenziale. Nel 2007 la casa si è fusa con una collega altrettanto antica e prestigiosa: la Harcourt. Siamo lontani dai grandi gruppi editoriali che fanno parlare di sé per ardite scelte pubblicitarie o per scandali e/o bestseller: stiamo parlando di piccole-medie case editrici che fanno tranquillamente il loro lavoro.
L’elemento fisso che dal 1997 si fa testimonial delle raccolte in questione è Otto Penzler, il quasi mitico gestore della libreria del giallo Mysterious Bookshop di Manhattan oltre che fra i più famosi curatori di antologie del mondo, che ogni anno organizza un team creativo con due compiti ben definiti: vagliare le valanghe di racconti usciti nell’annata precedente (anche in digitale!) fino ad individuarne una cinquantina, quindi invitare un professionista noto del settore per sceglierne venti da presentare al pubblico. Detto così... sembra qualcosa di facile!
«Come i nostri più assidui lettori già sapranno - racconta Penzler stesso in una sua recente introduzione, - un volume con scadenza annuale come questo richiederebbe, ne sono certo, almeno tre anni per essere redatto»: eppure ogni anno Otto e il suo team riesce nel miracolo.
Il destino di queste antologie nel nostro Paese non è stato luminoso, complice anche il fatto che le case editrici italiane hanno preferito dar risalto al nome importante della guest star tralasciando di specificare l’appartenenza alle antologie di Penzler (nome divenuto celebre da noi troppo tardi).
La prima (vaga) notizia in Italia di una delle opere di Penzler risale a Il meglio del mystery, rarissima antologia divisa in due parti e presentata da Mondadori nell’Estate Gialla del SuperGiallo n. 22 (2002) e 26 (2003). L’assoluta rarità di questo testo rende impossibile stabilire a quale anno appartenga, ma il nome in copertina di Donald E. Westlake fa supporre trattarsi dell’edizione del 2000 (che raccoglie cioè i racconti usciti nel 1999). Se qualcuno ha notizie più dettagliate, scriva senz’altro a ThrillerMagazine!
La Bompiani nel 2004 presenta l’edizione del 2002, curata da James Ellory, presentandola con il titolo Il meglio del mystery americano. L’anno successivo è la volta di Piemme che, con il suo Gli occhi della paura, presenta l’edizione curata da Michael Connelly. Nel 2008 di nuovo Mondadori presenta l’antologia curata da Scott Turow e la intitola Tracce d’America mentre nel 2009 la Rizzoli nasconde sotto Notti senza sonno l’edizione curata da Jeffery Deaver. Arriviamo al 2012 quando la Longanesi presenta Killing Time, l’edizione curata da Lee Child.
Questo mese la Newton Compton ha portato in libreria I mille volti del giallo, la dodicesima edizione del The Best American Mystery Stories: la prima nata dopo la fusione delle due case editrici. La star di quest’anno è di tutto rilievo: George Pelecanos.
«Autore di più di dieci romanzi gialli, fra cui Il guardiano del buio - lo presenta Penzler. - La dedizione con cui questo egregio autore ha letto i testi finalisti, per arrivare infine a selezionare i migliori venti, non può essere celebrata a sufficienza». L’autore - che ha anche scritto e prodotto molti episodi della serie The Wire per la HBO, vincendo per questo un Premio Edgar - ha selezionato venti racconti del 2007 per presentarli come i migliori del genere mystery: anche se noi in Italia li leggiamo nel 2013, è sempre un’occasione unica per apprezzare una produzione altrimenti inedita.
Merita a questo punto un po’ di spazio l’indice dei racconti di questo volume:
Foschia (Mist) di James Lee Burke
Mulholland Dive (Mulholland Dive) di Michael Connelly
L’ora in cui la nave rientra in porto (The Hour When the Ship Comes In) di Robert Ferrigno
Quello buono (One Good One) di Chuck Hogan
I Monaci dell’Abbey Victoria (The Monks of the Abbey Victoria) di Rupert Holmes
La prova dell’esistenza di Dio (Proof of Good) di Holly Goddard Jones
Tunisi e il Tempo (Tunis and Time) di Peter LaSalle
Il giorno del riposo (A Day Meant to Do Less) di Kyle Minor
Un gioco da ragazze (Child’s Play) di Alice Munro
La ragazza di Win (Win’s Girl) di Thisbe Nissen
Le figlie del cieco (The Blind Man’s Sighted Daughters) di Joyce Carol Oates
La casa vuota (The Empty House) di Nathan Oates
Problemi automobilistici (Car Trouble) di Jas. R. Petrin
Una Emerson del 1950 (The Emerson 1950) di Scott Phillips
Sul tetto del mondo (At the Top of His Game) di Stephen Rhodes
La serra (Hothouse) di S.J. Rozan
Gli invisibili (The Invisibles) di Hugh Sheely
Una strada diversa (A Different Road) di Elizabeth Strout
La sua storia (Given Her History) di Melissa VanBeck
San Gabriele (St. Gabriel) di Scott Wolven
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