Quante parole contiene un vocabolario? Centinaia di migliaia tra lemmi e accezioni, sinonimi e contrari, varianti e calchi stranieri. Insomma, un mare magnum. Eppure certe volte la fantasia non si trattiene e sprigiona parole che non si erano mai sentite.
Di sana pianta! è il tentativo di catalogare in maniera sistematica vocaboli e modi di dire nati dall’estro dei singoli e ancora privi di vera e propria cittadinanza linguistica; una raccolta alternativa e parallela che, pur se non ha pretese scientifiche, conta di fare breccia per lo spirito ludico e leggero che ne ha ispirato l’idea.
La partecipazione è gratuita e aperta a chiunque abbia lemmi da proporre. Il termine della campagna di recruiting è fissato per il giorno 30 giugno 2013.
Questo lo schema standard che invitiamo ad adottare:
Lemma
Numero e genere
Etimologia (inventata anch’essa, naturalmente)
Significato
Citazione
Esempi:
vuotalgìa s. f. (pl. -gie) [composto dal latino văcitum e -algia] Dolore acuto dei sensi e dell’animo dinanzi alla percezione di un vuoto esistenziale, smarrimento emotivo di fronte al buco nero della noia, il male del vuoto: Ho una v. da vertigini, anche da sdraiata, pure incollata a terra (Elena Mearini).
nicotimìta s. m. [dai nomi fr. Nicot e gr. Nikodemos] Chi fuma ma non vuole che si sappia pubblicamente per paura di punizioni familiari o sociali, e pertanto si conforma apparentemente alle opinioni salutiste in voga: Molti adolescenti sono nicotimiti (Marco Fulvio Barozzi).
N.B. Il nome e il cognome indicati tra parentesi devono corrispondere a quelli del proponente.
Come nella migliore tradizione dell’Accademia della Crusca, tutto il materiale pervenuto sarà setacciato e selezionato al fine di dare vita a una compilazione organica e coerente.
Di sana pianta! la prima raccolta delle parole inventate sarà pubblicata in formato Kindle e disponibile nel Kindle Store del portale Amazon.it.
Responsabile del progetto: Anna Petrazzuolo.
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