Due bambine sono scomparse fra i vicoli oscuri di Barcellona, una viene ritrovata orribilmente mutilata, dell’altra nessuna traccia. Qualcuno invia un generoso assegno a Victoria Gonzàles investigatrice, ex-giornalista, donna incinta e dal passato turbolento e segnato, accanto a lei Jesus, il suo assistente, ex-tossico ed ex-galeotto. I due decidono di addentrasi nel luoghi bui della loro città e dell’animo umano, alla ricerca della bambina, alla ricerca di redenzione, alla ricerca del loro destino…

La trama di Innocenti di Cristina Fallàras è lineare e semplice nella struttura, ma da questo momento in poi nulla sarà semplice, nulla potrà essere dato per scontato. Pubblicato da Feltrinelli in collaborazione con FoxCrime, si tratta del primo romanzo tradotto in Italia di questa giornalista spagnola, che si sta facendo apprezzare da pubblico e critica e che ha già vinto numerosi premi fra cui (prima e unica donna) il Dashiell Hammett per il miglior noir spagnolo.

Innocenti è un romanzo sorprendente e originale, a partire dalla struttura narrativa, complessa e affascinante che propone diversi piani temporali e multiformi prospettive che si intrecciano, che si avvicinano come tanti frammenti di uno specchio che lentamente andranno a ricomporre un riflesso oscuro e malvagio. La storia si chiarirà, e una luce tremolante verrà gettata sul mistero al comporsi di questo eccitante mosaico. La scrittura della Fallaràs è cinematografica e lavora molto con le immagini, il suo taglio è però veloce e dinamico, con frasi brevi e di grande effetto, cariche di adrenalina. Tutto è votato alla dinamicità della narrazione riuscendo, però, a creare grande attesa e fascino per il lettore.

I personaggi sono forti ed eccessivi, carichi di significato e con un background attento e coinvolgente, la protagonista ha carattere e intelligenza, oltre a un passato oscuro che ne aumenta l’appeal.

Nella struttura sono inseriti delle crudele parentesi su come uccidere alcuni animali, il loro significato è sospeso e soffuso, ma di sicura aumentano tensione e inquietudine della vicenda (e personalmente hanno ricordato in parte gli sconvolgenti capitoli chiamati Ragazze nel libro maledetto American Psycho di Bret Easton Ellis).

La storia ha contenuti forti e si addentra in luoghi bui e sconvolgenti, la lettura non è per cuori pavidi, ma il vortice trascina via e si corre rapidi e impazziti verso un finale senza scampo.

Una lettura dura e cattiva. Uno sguardo nelle tenebre.