Un gradito quanto inaspettato ritorno nella Legione di Segretissimo: l’agente Marc Ange dell’unità di crisi Nemo, nato dalla penna del “misterioso” Jo Lancaster Reno. L’abbiamo conosciuto nel 2003 con L’occhio della tenebra (n. 1480), nel 2004 con La coda dello scorpione (n. 1495) e dopo il 2007 con Lo spettro corre nell’acqua (n. 1523) ne avevamo perse le tracce.
Segretissimo di questo mese (n. 1599) segna l’eccezionale ritorno del personaggio con Hydra Crisis. Nel cuore del diavolo (Le diable Kobaka, 2013).
Dalla quarta di copertina:
Siberia, 1908: un’esplosione misteriosa nella remota regione della Tunguska dà vita a una creatura metà uomo e metà animale, il Kobaka, annunciato nelle profezie di Rasputin. Nel dicembre 1941, una spedizione nazista stermina un intero villaggio per scoprire dove si trova il mostro e prelevarne il cuore... Sessant’anni dopo, l’agente Rachel della Ghost Machine ha recuperato il cuore della creatura in un monastero sui monti Altaj, e ora qualcuno vuole ucciderla. Solo Marc Ange e il Diesis, il servizio segreto europeo, possono aiutarla. Tutte le piste convergono sul misterioso compound sotterraneo di Varlam Drago, detto il Negromante, leader di un’organizzazione estremistica. Là, in un ex gulag-manicomio siberiano riconvertito in centro per esperimenti proibiti, le profezie sul Kobaka sveleranno il loro segreto. E la lotta senza fine contro le tante teste dell’Hydra continuerà.
Ecco un estratto:
Mentre stringeva al petto la sua amante, contento del suo profumo e del suo calore, Marc Ange ricordava tutto quello che gli era stato riferito dal suo collaboratore telematico e pensava al fatto che per lui era arrivata ancora una volta l’ora di partire. Per dare la caccia ai mostri in giro per il mondo. Senza tregua, senza nulla. Inderogabile segno del destino che lo chiudeva dentro un cerchio da cui non era più possibile fuggire.
— Devi già andare? — la voce di Jamaka, teneramente sospesa nel fraseggio argentino della lingua Wapi, espressa con dolcezza e gutturale nello stesso tempo. Lei aveva sangue brasiliano e sangue cinese insieme, un cocktail erotico perfetto, ma non solo. Un tempo era stata una temibile combattente negli incontri clandestini organizzati nelle miniere dei garimpeiros, i cacciatori d’oro alluvionale. Poi Marc l’aveva reclutata come guardiana dell’isola dove si rifugiava dopo le sue missioni. Nel corso degli anni, erano diventati amanti: teneri e appassionati. Il loro rapporto si basava su una forma di sintonia e di rispetto. Senza domande, senza pretese.
Marc continuò a fissare il paesaggio attraverso la grande vetrata: il mare sullo sfondo sembrava sospeso sopra la striscia chiara della spiaggia come per magia. Dopo un poco, volse il viso per respirare la stessa aria che respirava la sua amante.
— Sì — disse, semplicemente. Senza l’ombra di un sorriso. — È ora di ricominciare.
Segretissimo SAS, collana “figlia” di Segretissimo Mondadori, presenta questo mese nel numero 65 un grande inedito dell’acclamato Gérard de Villiers. Il celebre e prolificissimo autore francese firma Follia a Bengasi (Les fous de Benghazi, 2012), la 191ª avventura di Sua Altezza Serenissima Malko Linge, per la prima volta in Italia.
Dalla quarta di copertina:
Bel guaio, il sesso. Da quando ha conosciuto quella donna, il principe Ibrahim al-Senussi ne è ossessionato. Gli basta vedere un centimetro della sua pelle di seta per sentirsi ribollire il sangue. Ma uno come lui, che aspira al trono di Libia in quanto nipote del deposto re e gode di appoggi in Occidente, farebbe bene a dimenticare per un attimo la sensualità di Cynthia tenendo a mente un semplice concetto: per quanti sostenitori possa avere, ci sono almeno altrettanti nemici che lo vogliono morto. A questo dovrebbe pensare mentre è in volo con la sua amante diretto in Egitto, al Cairo. Dove un uomo sul tettuccio di un furgone sta accarezzando il grilletto di un lanciarazzi, puntato contro l’aereo in fase di atterraggio. Di questo e molto altro dovrà occuparsi Malko Linge, in missione nel Nordafrica per conto della CIA. Quando si tratta di guai, e di sesso, il Principe delle Spie non si tira mai indietro.
Ecco un estratto:
Una volta di più Malko si ritrovava in un mondo nuovo, senza nemmeno sapere bene perché. Una cordiale telefonata del capo della stazione cia di Vienna, che gli aveva chiesto se non avesse niente in contrario a recarsi al Cairo per l’Agenzia.
Senza specificare il motivo.
Era difficile che Malko dicesse di no. L’inverno era alle porte, e le fatture per la manutenzione del castello di Liezen si avvicinavano con rapidità alla scadenza. Certo, l’Agenzia lo retribuiva generosamente, ma Liezen era un pozzo senza fondo.
Alexandra, la sua fidanzata di sempre, si era rifiutata di andare con lui in Egitto: la stagione dei ricevimenti stava per iniziare, nell’Alta Austria, e lei non aveva alcuna intenzione di perdersela. Unica concessione a Malko: aveva organizzato una cena particolarmente erotica, cui aveva fatto seguire una memorabile dimostrazione dei propri talenti, in guêpière e calze grigio fumo, quasi per mostrargli a che cosa stava per rinunciare... Il giorno seguente aveva persino acconsentito ad accompagnarlo all’aeroporto di Schwechat per un ultimo tête-à-tête lungo la strada… ovviamente aveva avuto l’accortezza di non indossare le mutandine.
Nato a Parigi nel 1929 da una famiglia di militari con ascendenze aristocratiche, Gérard de Villiers inizia la carriera come giornalista, dopo essersi laureato in Scienze politiche. Nel 1965 scrive il primo romanzo con protagonista SAS, Sua Altezza Serenissima Malko Linge: SAS a Istanbul. Seguiranno più di 190 avventure di SAS, e De Villiers introdurrà nella spy story elementi di sesso e di violenza prima sconosciuti.
Hydra Crisis. Nel cuore del diavolo di Jo Lancaster Reno (Segretissimo n. 1599), 266 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Gianfranco Nerozzi
Follia a Bengasi di Gérard de Villiers (Segretissimo SAS n. 65), 196 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Sandro Ossola
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