Soltanto a Semprefreddo per mangiare un ghiacciolo è necessario metterlo nel microonde e i pupazzi di neve hanno tutti il raffreddore, soltanto lì le case e gli edifici sono fatti di ghiaccio e passeggiando per strada è possibile ascoltare il BRRRRRinlandese. Fa talmente freddo in questo paese che ogni sentimento sembra essere stato congelato, nessuno riesce più a dare dei baci e a fare delle coccole, tanto che si rende necessario acquistarli al supermercato in comodi ed eleganti pacchetti regalo.
Pennino deve trovare il coraggio di mostrare alla sua mamma la sua pagella e di spiegarle il perché di quei brutti giudizi per scongiurare il trasferimento al Collegio delle Suore Cappellone sul Monte del Castigo senza Cena. Avrebbe potuto cavarsela regalandole, come ogni anno, una confezione di baci tenerotti per la festa della mamma, quelli preferiti dalla Signora Finnegan, che una volta aperti sprigionano una specie di uragano d’amore e che la rendono orgogliosa e fiera di avere un figlio come Pennino… ma… la partita ad hockey sul lago ghiacciato lo ha trattenuto rendendo impossibile l’acquisto dei baci.
Cosa penserà la signora Finnegan di Pennino, l’unico uomo rimasto in casa dopo la scomparsa del padre? E dove trovare i baci tenerotti visto che il magazzino del Signor Cuore di pietra ha già chiuso la serranda? Come fare a rendere felice la mamma nel giorno della sua festa? Semplice… introdursi nella fabbrica dei baci e riempire lo zaino dei pacchetti necessari! Un’impresa piena di insidie, avventure e paure che il piccolo Pennino dovrà assolutamente portare a termine e che rivelerà, una volta per tutte, il mistero della scomparsa del padre.
Nicola Brunialti con Pennino Fennigan e la fabbrica di baci per Lapis Edizioni (vincitore del Concorso Critici in erba 2010), dipinge l’affresco di una società scevra di sentimenti e sterile di amore attraverso il racconto semplice ed avventuroso di una favola moderna che facilmente si presta a letture in famiglia. La valenza educativa della storia di Pennino avvicina il lettore in riflessioni profonde su una società sempre più dedita al consumismo e che diffonde sentimenti preconfezionati, falsi e di circostanza.
La trama è ben costruita e il ritmo della narrazione è veloce e dinamico, una sottile tensione legata al mistero della fabbrica di baci percorre tutta la vicenda. Il lettore è avvinto e coinvolto fin dalla prima pagina e si schiera spudoratamente e felicemente a fianco di Pennino per accompagnarlo nella sua missione, che si rivelerà più complessa e intrigante del previsto.
Lo stile accattivante di Brunialti rende la lettura fluida e interessata; i personaggi costruiti ad arte rendono lo svolgimento avvincente. Una lettura affascinante che fa venir voglia di amare con autenticità le persone a noi più care e di aprire il nostro cuore ai sentimenti più puri.
Pennino Finnegan e la fabbrica di baci – di Nicola Brunialti – Lapis Edizioni - pagg. 184 – euro 9.50
Giudizio **** ottimo
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