Ai nastri di partenza la settima edizione del festival di Cinemazero (Piazza Maestri del Lavoro, 3) Le Voci dell’Inchiesta, in programma a Pordenone da mercoledì 10, a domenica 14 aprile l’unico festival italiano interamente dedicato al genere dell’inchiesta.
L’edizione 2013 sarà inaugurata nella serata di mercoledì con uno degli omaggi di punta di quest’anno: ai 50 anni di TV7, la più longeva rubrica settimanale di approfondimento della RAI, (data di nascita: 20 gennaio 1963), è infatti dedicato un focus con preziose ‘perle’ d’archivio delle Teche Rai. A parlarne sul palco del festival alcuni protagonisti di quella schiera di "illuminati" direttori e autorevoli giornalisti-autori, come Sergio Zavoli - testimone di oltre mezzo secolo di giornalismo, a cui sarà anche dedicata un’ampia retrospettiva – Furio Colombo, Emilio Ravel, Nino Criscenti. A moderare la serata (Cinemazero ore 21.00) il giornalista Riccardo Iacona, ‘erede’ di quella fortunata pagina di giornalismo d’inchiesta in Rai. 50 VOLTE TV7. MEZZO SECOLO DI GIORNALISMO D'INCHIESTA, è il titolo di quest’ampia retrospettiva dedicata al rotocalco del TG1 che negli anni d’oro della trasmissione fu spesso al centro di conflitti, polemiche e azioni di aperta censura, offrendo l'occasione di rivedere alcune sue storiche inchieste e interviste: «dove mettevamo le mani nascevano problemi», ricorda Sergio Zavoli, che giovedì mattina sarà protagonista della lectio magistralis “Informare non è comunicare (e viceversa)”.
Ai 50 anni di Tv7 si intreccia la RICORRENZA DEI 50 DELLA TRAGEDIA DEL VAJONT: davvero numerosi i silenzi e le censure che hanno preceduto e seguito il più grande disastro naturale provocato dall'uomo, così come le storture firmate dalle principali testate giornalistiche italiane e avallate da alcune penne illustri, che facevano a gara per avvalorare la tesi della catastrofe naturale. A 50 anni da quella tragedia, il festival dell’Inchiesta si inoltrerà in un laborioso processo di ricomposizione e ricostruzione della memoria, grazie alla presentazione di una significativa produzione di documentari e inchieste filmate. Tra gli altri, sarà presentato per la prima volta in sala La tragedia del Vajont, mediometraggio commissionato dalla Rai nel 1963 a Luigi Di Gianni, e poi mai acquistato n’è mandato in onda. In programma anche un incontro con i sindaci dei comuni colpiti e un sopravvissuto al disastro, Gianni Olivier.
"Le voci dell'inchiesta" spalanca ancora di più le porte quest’anno al grande "cinema della realtà", attraverso una variegata proposta di reportage e documentari d'inchiesta di rilievo internazionale. Nella giornata inaugurale proiezione di Five broken cameras, il primo documentario palestinese ad essere candidato al premio Oscar, firmato dal palestinese Emad Burnat che narra per immagini la resistenza nonviolenta del villaggio palestinese di Bil’in in West Bank al di là del muro.
Nel percorso spicca l’attesa anteprima nazionale del film-documentario Camp 14. Total control zone, del regista tedesco Marc Wiese, sconvolgente testimonianza del ragazzo nord-coreano Shin Dong-Hyuk, figlio di due prigionieri politici nord-coreani, e per questo trovatosi costretto a vivere la sua infanzia e adolescenza in un campo di lavoro del regime. Il film è arricchito dalle visualizzazioni in animazione dell'iraniano Alireza Darvish. Da questo lavoro, che ha portato il regista a stare per due anni con il protagonista di questa drammatica testimonianza, scopriamo che in Corea del Nord esistono campi di concentramento dove si nasce e si muore. “Il nostro unico scopo era quello di seguire le regole del campo di lavoro e morire. Le persone all'esterno chiamano questo posto La Zona di Controllo Totale. Non sapevamo nulla del mondo esterno.” Da segnalare anche il film sulle donne-blogger Forbidden voices - come iniziare una rivoluzione con un portatile dove la regista Barbara Miller, ospite del festival, sottolinea l’impatto di Internet sulla libertà di informazione attraverso la vita di tre coraggiose donne blogger provenienti da Iran, Cuba e Cina.
In programma anche l’omaggio alla coppia Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, considerati tra i nostri migliori documentaristi. Dei due filmmakers verranno presentati i quattro lavori finora realizzati, a partire dall’ultima opera Materia oscura che tanta attenzione e clamore ha suscitato al festival internazionale di Berlino: il poligono sperimentale nel sud-est della Sardegna al centro del loro lavoro di indagine, è stato sequestrato di recente.
A tournèe già conclusa, approda al festival come evento speciale, lo spettacolo di teatro civile E’ stato la mafia, firmato da Marco Travaglio, affiancato in scena dall’attrice Isabella Ferrari. Venerdì 12 aprile al Teatro Verdi di Pordenone (ore 20.45) il festival di Cinemazero offrirà al pubblico l’ultima occasione per assistere allo spettacolo prodotto da Promomusic in una replica ideata e pensata appositamente per la manifestazione pordenonese con alcune rivisitazioni e attualizzazioni inserite per l’occasione.
LE VOCI DELL’INCHIESTA - 7^ edizione - Pordenone, Cinemazero
10 - 14 aprile 2013
Piazza Maestri del Lavoro, 3
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