Film “staffetta” come non se ne vedevano da un po’ di tempo in qua questo Come un tuono di Derek Cianfrance(“se corri come un tuono ti schianti come un fulmine” è la battuta già entrata nella “leggenda”…). Lo è, un film staffetta, visto che prima i padri tracceranno la strada, giusta o sbagliata che sia, percorrendola fino ad un tratto (e a dire il vero ciò varrà in particolare per uno soltanto…) per poi passare il testimone ai figli che ne seguiranno un altro tratto.
Va da sé che nel passaggio di consegne non è che tutto fili liscio vista l’inevitabile differenza di carisma tra padri e figli (la coppia Ryan Gosling vs Bradley Cooper ovviamente è destinata ad avere la meglio…) e senza poi dimenticare la decisa sterzata dal noir, per quanto atipico, della prima parte, al melodramma famigliare dove si avverte qualche scricchiolio e qualche lentezza di troppo.
Il problema, che il rende il film tutt’altro che avvincente, è un sorta di benevolenza eccessiva che plana paciosa sui fatti e personaggi spegnendo sul nascere qualsiasi affaccio sul lato oscuro che si annida non tanto nel delinquente cosiddetto abituale (chi vedrà capirà…) quanto nell’uomo ligio al dovere, al punto che quando quest’ultimo si dimostrerà non tanto diverso dal suo temporaneo antagonista (atteggiamento che gli consentirà di far carriera…) non un brivido scivolerà dallo schermo alla platea.
Forse un film che si lascia più ascoltare (orecchie a “Wolves” di Bon Iver che chiude le danze…) che vedere…
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