Una saga familiare che si snoda attraverso il novecento, che partendo da un piccolo paese del nord del Portogallo, si muove verso la povertà, l’attaccamento alla terra, la guerra e la dittatura. Una saga fatta di personaggi semplici ma straordinari. Il destino di due famiglie che si intreccia e che viene raccontato dai ricordi di un ragazzino, che getterà una luce dolce e poetica, cinica ed elegiaca, sull’animo umano.
Ernestina di José Rentes de Carvalho è pubblicato in Italia da Cavallo di Ferro, si tratta di un romanzo straordinario che coinvolge e affascina, in cui l’autore portoghese muove i ricordi della sua anima, e ci accompagnerà a fare la conoscenza dei suoi avi, dei suoi genitori, e di se stesso, della sua maturazione, del suo passaggio dalla fanciullezza alla vita adulta.
L’autore con una scrittura densa e calibrata, a tratti poetica e ironica, riesce a costruire un delizioso pantheon di personaggi che catturano l’anima del lettore, perfettamente delineati e sfaccettati, tanti diamanti grezzi che nel corso della lettura si raffinano fino a splendere nell’intera vicenda. Dal nonno calzolaio, amato e rispettato dall’intero paese, un saggio che con la sua vita plasmerà l’esistenza di decine di persone, allo zio scapestrato pieno di donne e figli illegittimi, fino ai genitori fragili e problematici, il padre ubriacone e la madre osteggiata, ma in fondo amata (l’Ernestina del titolo). Fino a lui, il protagonista-osservatore, che attraverso le lenti del suo cannocchiale svelerà e dipingerà le molteplici vicende umane che plasmano la sua vita, fino al suo primo amore, la donne che lo porterà nella vita adulta e che porta, significativamente, lo stesso nome della madre.
Un libro di grande spessore, una lettura che commuove e diverte. Un grande scrittore per una grande storia fatta di ricordi, uomini e sentimenti, sullo sfondo di un paese che cambia, e che è l’oggetto di un amore autentico e viscerale.
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