Una volta erano il lotto e il totocalcio. La ricerca spasmodica del terno sognato o del tredici tanto desiderato, e si seguivano le estrazioni del sabato e le partite della domenica. Una volta era così. Una volta. Adesso le cose sono ben diverse, società, nuovi giochi, gratta e vinci, videopoker, lotterie on-line, sale scommesse, società internazionali e interessi miliardari. Enormi flussi di denaro che si spostano con grande velocità, muovendosi da piccoli e grandi centri del bel paese verso multinazionali e luoghi nei quattro angoli del globo.
Giochi non proibiti di Antonella Beccaria e Emiliano Liuzzi è pubblicato da Imprimatur editore (Aliberti), e si tratta di un affascinante saggio sul mondo dell’azzardo, con un significativo e inquietante sottotitolo: Viaggio nell’industria del gioco d’azzardo. Chi ci guadagna e perché.
I due autori (giornalisti d’inchiesta del Fatto Quotidiano) compiono un analisi approfondita e sorprendente su un fenomeno dilagante e in parte, e volontariamente, sconosciuto. Con uno stile lineare e diretto, con una prosa immediata ed efficace, mostrano il lato oscuro della vicenda (perché un lato oscuro quando ci sono di mezzo tanti soldi c’è sempre), analizzando i reali interessi, statali e privati, che si muovono dietro il gioco. Gettando una luce sul sottile filo della legalità che, avolte, si fa sempre più impalpabile, mentre la decisa incongruenza dei gratta e vinci svuota le tasche di una società alle prese con la crisi economica. Non mancano intermezzi di costume dedicati ai giocatori più famosi e alle vicende della realtà quotidiana, fino a giungere alle conseguenze tristi e drammatiche della dipendenza dal gioco.
Un libro che scorre rapido e fresco come un romanzo, ma che racconta una realtà sorprendente e inquietante… potete scommetterci.
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