La Schermitrice si reca al multisala per vedere Killer Joe.
Sei spettatori, rigorosamente sparpagliati in una sala smisurata.
Quattro nelle prime file e un paio nelle ultime.
Si spengono le luci e sullo schermo giganteggia la scritta “PREGASI PULIRE IL FILTRO”.
Tutti si augurano che il proiezionista ne abbia tenuto conto.
Scorre la pubblicità locale: I tortellini del Nuova Roma con foto delle cuoche abbracciate, il logo delle Pompe funebri Franceschelli, seguito dalla precisazione “Il più tardi possibile”, e le diapositive di una pizzeria dove si mangia tra armature medievali, coccodrilli e iguane.
Seguono i trailer dei film che vedremo a Pasqua (a quanto pare é meglio mettersi avanti coi lavori).
Dopo 40 minuti comincia il film.
Più che cominciare, diciamo che comincerebbe, perché si fa appena in tempo a vedere un tizio bussare alla porta di un caravan e l’inquadratura di un sesso femminile ipertricotico, che la telecamera si perde in quel triangolo nero e non ne esce più. Restiamo al buio, domandandoci dove ci troviamo, mentre i dialoghi proseguono.
Dopo 5 minuti, intuiamo che non è una scelta registica e che le immagini non torneranno più. Qualcuno chiama a voce alta l’operatore, come se nel multisala ne esistesse davvero uno lì a disposizione.
“Qualcuno ha una torcia?” domanda La Schermitrice a quel punto, perché per far sistemare il guasto bisogna per forza avvertire la biglietteria.
Una luce si alza dalle prime file, percorre una lunga scalinata, ed esce bestemmiando. Dopo un po’ il film riparte daccapo e scopriamo che il triangolo nero appartiene a Gina Gershon.
Il pubblico si diverte, ma non per molto. Di nuovo si resta nel buio più nero. “Chi si alza stavolta?” Esce uno spettatore delle ultime file, illuminato dal telefonino, a elencare i santi del calendario in direzione della biglietteria.
Il film riprende con mezz’ora di ritardo senza ulteriori intoppi, e in ogni caso gli spettatori, ormai esausti, non avrebbero più forze per ribattere.
Liberamente tratto dall'omonima opera teatrale di Tracy Letts, che l’ha riscritto per lo schermo, Killer Joe è umoristico, divertente, e spiazzante. Tra rimandi a Tarantino e ai F.lli Cohen la fa da padrone un inedito Matthew McCounaghey, bello, inquietante, e per la prima volta anche bravo. Dopo Magic Mike torna a fare apprezzare il suo lato B alle signore, mentre per i signori non si lesina sul lato A della Gershon!
Killer Joe - USA 2011 – 103’
Regia: William Friedkin
Con: Matthew McConaughey, Emile Hirsch, Thomas Haden Church, Gina Gershon, Juno Temple.
Padre e figlio di Redneck in Texas scoprono che uccidendo l’ex moglie ed ex-madre, scappata con un altro uomo, può fruttare 50.000 euro di assicurazione. Col denaro contano di pagare killer Joe e di tirarsi fuori dai guai. Ma niente è semplice come sembra. Killer Joe non ammette sbagli, e per eseguire il lavoro pretenderà una caparra in natura dall’innocente sorellina minore…
In Skyfall, Daniel Graig, si riconferma il più credibile e sensuale degli 007 visti finora, anche se in pochi riescono a perdonargli l’eccessiva bassa statura.
Ma l’interesse per questo cupo film, seppur allettato dal fatto che il nuovo Bond venga più umanamente presentato semi-alcolizzato e con una pessima mira, si riaccende solo quando l’ossigenato nemico Javier Bardem, dopo averlo accarezzato alludendo a una pretesa vendetta in natura, mormora: “c’è sempre una prima volta” e l’impagabile Bond risponde “e chi ti dice che sia la prima volta…”
Aprendo inquietanti interrogativi tra gli spettatori.
Skyfall - USA, Gran Bretagna 2012 – 143’
Regia: Sam Mendes
Con: Daniel Craig, Judi Dench, Javier Bardem, Ralph Fiennes, Naomie Harris.
James Bond in missione a Istanbul deve recuperare un preziosissimo file contenente i nomi degli agenti infiltrati del MI6, finito nelle mani di un killer professionista, ma mentre lo insegue in cima a un treno cade sotto i colpi del fuoco amico.
Precipitato e disperso in una cascata, verrà dichiarato morto…
Insipido e prevedibile questo Red Lights, ennesimo film che dà un’ulteriore conferma di come Robert De Niro accetti ormai di tutto solo per denaro. Avrà il mutuo da pagare? Dopo la scorsa comparsata a Sanremo dove appariva infastidito dalla presenza del pubblico, sembra ormai indifferente a buttare alle ortiche anni e anni di onorata carriera. Peccato.
Red Lights - USA, Spagna 2012 – 113’Regia: Rodrigo Cortés
Con: Cillian Murphy, Sigourney Weaver, Robert De Niro, Toby Jones, Joely Richardson.
Margareth Matheson e il suo assistente Tom Buckley sono esperti di paranormale e smascheratori di guaritori e medium. La Matheson in tanti anni di carriera non ha mai confermato un solo evento paranormale e il caso più clamoroso di tutti é quello del chiaroveggente cieco Simon Silver.
Chiunque cerchi di smascherarlo fa una brutta fine…
Affascinante e originale questo Vita di P. Seppur relegato dal multisala a due soli spettacoli in notturna. Segno che non hanno voluto crederci. Si prende le sue soddisfazioni nelle feste con la sala sempre piena. Il protagonista, che da sempre si vergogna di aver preso nome da una piscina, vivrà un’incredibile avventura su una scialuppa dispersa nell’oceano in compagnia di una tigre.
La pellicola si divide in tre parti. Nella prima uomini e animali di uno zoo incappano in un affondamento in stile Titanic.
Nella seconda la tigre e il ragazzo cercheranno di sopravvivere in mare.
E nella terza, arriva il fondamentale spiegone.
Un suggerimento? Per una migliore comprensione, occhio agli animali che salgono inizialmente sulla barca, vi torneranno utili alla fine del film.
Inutile dire che la parte centrale vale il prezzo del biglietto.
Vita di P - Cina, USA 2012 – 127’Regia: Ang Lee
Con Suraj Sharma, Irrfan Khan, Tabu, Rafe Spall, Gérard Depardieu, Adil Hussain, Ayush Tandon
Il giovane Pi Patel è cresciuto con la famiglia a contatto con lo zoo paterno, mescolando fin dall'infanzia sogno e realtà. Costretto a seguire il padre che per esigenze di denaro dovrà trasferirsi in Canada per vendere lo zoo, andrà incontro a un’avventura che lo cambierà per sempre…
Che l’operatore sia con voi!
Buon 2013!
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