Conoscete il nome, conoscete la professione: Frank Martin, transporter.

Dopo una fortunata trilogia filmica, il celebre personaggio d’azione tutto europeo approda in TV sotto forma di serie televisiva: è ancora inedita in Italia, purtroppo, ma già ha riscosso grandi consensi in Francia e Germania Transporter: The Series (2012).

     

Nel 2002 il sempre lungimirante Luc Besson ebbe l’idea di fondere più culture per un prodotto europeo che seppe tener testa al cinema statunitense: regista francese (Louis Leterrier), attore britannico (Jason Statham) e coreografo nonché regista delle scene d’azione proveniente da Hong Kong (Corey Yuen). Il risultato, The Transporter, è stato un film che ha fatto storia.

Dopo due sequel, con la stessa formula, una co-produzione franco-canadese porta nel formato televisivo le avventure di Frank Martin, professionista esperto nel “trasportare” qualsiasi cosa richiedano i suoi clienti, i quali possono contare sulla totale discrezione e soprattutto che non ci saranno domande. Com’è facile immaginare, le cose non andranno mai secondo gli accordi presi e Frank si troverà invischiato in problemi che prevedano l’uso delle sue qualità fisiche.

   

Transporter: The Series vede impegnato nella coreografia dei combattimenti e nella regia delle scene d’azione un nome ben noto agli appassinoati: quel Cyril Raffaelli che si è fatto conoscere come attore per il dittico Banlieu 13 ma già apprezzato “dietro le quinte”, facendo capolino nelle migliori produzioni francesi d’azione dell’ultimo decennio.

Grande assente è Jason Statham, sebbene sia stata presa in considerazione la sua presenza nelle prime fasi della produzione. Il londinese Chris Vance - apparso in ruoli ricorrenti nelle più gettonate serie TV statunitensi - non lo fa rimpiangere, perché è fisicamente molto diverso quindi non si cade nel tranello di facili (e ingiusti) confronti: è un altro Frank Martin e si impone subito con il suo stile e il suo modo di fare.

  

L’episodio pilota promette benissimo, e sembra che Mediaset abbia già intenzione di trasmetterlo a partire dalla fine di gennaio: non resta che aspettare.