Il mondo non basta (The World Is Not Enough) arriva allo scoccare degli anni Novanta: 1999 è infatti la data del film. Diretto da Michael Apted, del quale ricordiamo Gorilla nella nebbia, e che prosegue la linea produttiva che vuole un nome del cinema d’autore al comando di una complessa macchina, che invece è basata tutta su una rodata professionalità, con tanto di imperante seconda unità che si occupa di uniformare ai canoni le scene d’azione e quant’altro rientri nel gusto del pubblico.
Il film. Malgrado ogni sforzo profuso non è del tutto convincente pur avendo dei meriti. Se Pierce Brosnan è più che mai convinto del suo ruolo e M ormai è diventata un’icona, qualcosa scricchiola proprio nelle fasi più “bondiane”. Prima di tutto i cattivi.
Ottima l’idea di inserire un personaggio femminile. Sophie Marceau non è più al Tempo delle mele e si vede. Passionale, affascinante, è un’amante nemica perfetta e pure la sua storia di vittima, soggiogata dal proprio carnefice sino a prenderne il controllo funziona perfettamente, e meno male che non scelsero Sharon Stone che, per il personaggio, sarebbe stata anche troppo vecchia.
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