Cinque omicidi perpetrati con eccezionale brutalità, e secondo modalità sempre diverse, per certi versi inconsuete e inquietanti. Cinque omicidi, uno al mese, messi a segno dalla stessa persona, sempre in anticipo sulle Forze dell'Ordine.

Il carattere della serialità degli omicidi, riconducibili alla stessa mano in quanto firmati cripticamente dall'esecutore, emerge lentamente ma progressivamente, nel corso delle indagini, con l'aiuto di molteplici figure specialistiche, quali criminologi, psicologi, grafologi, anatomo-patologici e specialisti nella casistica del delitto seriale. Su tutto aleggia la musica, il rock degli anni tra '60 e '70 che fa da cornice, sfondo e colore per la rappresentazione che il protagonista e regista, ossia l'assassino, ha preparato per la ribalta; la chiave è nella musica, ma dietro alle quinte vibra un rancore mai sopito, un delitto impunito, un dolore profondo che divide due persone così diverse, così drammaticamente uguali.

Giuseppe Santangelo, dottore in Economia si specializza in Psicologia del Combattimento e Teoria della Leadership; ama fortemente il confronto, inteso sia in termini di forma che di sostanza. Coma tanti scrive ciò di cui non può provare esperienza. Della propria attività professionale (Sales Manager) apprezza la possibilità di conoscere la gente, individuarne le vulnerabilità, ipotizzarne storie personali. E' nato a Bari (1969) e vive a Roma assieme a sua moglie Francesca e a sua figlia Eva.

Rockiller (Chinaski Edizioni)

di Giuseppe Santangelo

pag. 400 euro 12,50