- Una bomboletta di flitt formato gigante? - azzardò Masciopinto, solo per non restare indietro con le battute.
Il sostituto ebbe un cenno di diniego. Quindi rivelò: - Talco, commissario, di varietà pregiata, che viene da Malta. Il talcone maltese. Una sostanza che in questa sauna frequentata da grassoni che emanano esalazioni suine è più preziosa dell’oro.
- Allora la andiamo a cambiare da quello che compra oro, all’angolo - propose Ventrella.
Ciaccia proseguì indomito l’esposizione del caso: - Infatti Molly Flaccighan ne aveva un continuo bisogno in dosi massicce...
Fu molto evocativo e tutti ebbero l’impressione di vedere un flashback nel quale la sagoma lardosa della vittima si aggirava nello spazio angusto della palestra, agitando l’enorme flacone di talco vuoto, sbraitando: - E che cappro, la palestra è piccola, il talco non basta mai. Ma che cacchio di vita è questa! Io ho bisogno di talco... Ne ho un bisogno disperato!
- In sostanza - concluse Ciaccia - Fraccighan era un talcodipen¬dente.
- Dipendente statale? - volle sapere Ventrella, per la precisione.
- Ma l’abbondanza del suo sudore era tale da indurlo ad impadronirsi anche del talco altrui. Un furto che alle temperature di chi ha i muscoli già surriscaldati dall’esercizio fisico di una sauna può infiammare l’animo sino a istigarli al delitto.
- Questo è un vero mistero - ammise il commissario Mascipinto.
- Esatto, il mistero del talco! - esultò Ciaccia, contento di aver potuto finalmente enunciare il titolo dell’episodio. - Porse il flacone a Ventrella. - Tenete, e improfumatevi, spargendo abbon¬dantemente il talco nell’aria.
L’ispettore eseguì l’ordine: - Oh, quant’è bello! Erano quindici anni che non sentivo tanto profumo addosso a me!
- Solo quindici? - dubitò Masciopinto.
- Però, quando piove esco sempre senza ombrello così ne approfitto per la doccia e pure per lavare questo sfaccimo d’impermeabile.
A quel punto nella palestra irruppe barcollando un energumeno che somigliava a Sidney Greenstreet (trovate su Google chi è), con un grande flacone di talco fra le mane, come nella sequenza finale de “Il mistero del falco”.
- E questo chi è?! - esclamò Ventrella.
- Maledetto! - l’apostrofò l’energumeno - Io sono rimasto senza talco... - Scrollò il flacone, a riprova di quanto aveva testè (sic!) affermato. - E tutti si ostinano a rubarmelo!
Il sostituto Ciaccia lo interruppe: - Non temere, avrai talco in abbondanza mentre sconti l’ergastolo, assassino! Commissario, ispettore, ammanettatelo!
Mascipinto e Ventrella fecero a gara per chi doveva mettergli le manette. L’operatore di TeleCampanile ne approfittò per inquadrare un’istruttrice di aerobica che passava di là.
Alla fine, il colpevole fu arrestato e portato via dagli agenti intervenuti sul posto. Il sostituto procuratore Ciaccia andò a rivestirsi e sulla scena del crimine restarono solo il commissario e l’ispettore.
- Altro che talco! - sbottò Ventrella. - Sapete qual è il mio profumo preferito, commissa’?
- Cocò Chanel n. 5?
- Cecatelli e broccoli!
© 2012 Enzo Verrengia
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