- Ispettore Ventrella, leggete il fascicolo della vittima - ordinò al poliziotto.

Quest’ultimo estrasse un foglio spiegazzato dall’impermeabile ancora più spiegazzato, per mantenere tutto intonato, e lesse: - Trattasi di Lo Persico Giuseppadriano, detto Joe Tangente. Appena nato, si fa eleggere assessore alla nursery, poi si candida per l’assessorato all’ospedale. Eletto, diviene assessore alla sanità. Sotto il suo assessorato i decessi aumentano togliendogli elettori. Perciò passa all’assessorato ai lavori pubblici. Ex assessore, poi assessore, nel tempo libero faceva l’assessore. Ultimamente lavorava al progetto di rendere quella di assessore la prima carica della repubblica, poi del pianeta, poi del sistema solare, poi della galassia. Leggeva personalmente la corrispondenza per controllare gli zeri sugli assegni che gli spedivano. Poi metteva ogni cosa al suo posto: i soldi in Svizzera e chi glieli aveva spediti in un appalto a sei zeri.

- Ma alla fine, per qualcuno non era rimasto più nessun appalto disponibile: e questo qualcuno ha preso in trappola l’assessore Tangente inviandogli una trappola al curaro! - lo interruppe il sostituto procuratore Ciaccia. Il quale, poi, si volse all’operatore. - Qua mettici un bello stacco solenne. Che ne so, Il Funerale di Sigfrido, di Wagner.

- Che d’è? Una band tedesca? - Di nuovo la curiosità intraprendente di Renzi.

Ciaccia, stavolta, non aveva voglia di par condicio e lo mandò semplicemente affanculo.

Intervenne il commissario Masciopinto: - L’assassino non può essere che qualche ex costruttore edile, ex cacciatore di taglie e recentemente, poiché ridotto al verde per mancanza di appalti, costretto a cacciare topi per sfamarsi. Di qui la decisione di usare come arma del delitto questa trappola. - La prese con un fazzoletto e la annusò. - Curaro, a giudicare dall’odore.

- Sbagliatoooo, siòr Fabbricatoooore - lo smentì Ciaccia, incapace di resistere alla tentazione di imitare Mike Bongiorno, buonanima.

Il grido fece accorrere nell’ufficio l’impiegata rimasta nel corridoio. Non si era riabbottonata il maglione e sul davanti le sventolavano due poppe taglia 5, come si poteva evincere dalla targhetta sulla coppetta del reggiseno che spuntava da una tasca dell’impermeabile di Ventrella.

- Che d’è? - domandò stupito quella latteria parlante.

- Si copva! - esclamò Masciopinto, sfilandosi l’impermeabile e gettandoglielo sulle spalle. La vu al posto della erre non è un errore di battuta. Il commissario nel suo slancio moralistico aveva imitato Oscar Luigi Scalfaro quando gettò il cappotto addosso ad un’attricetta dalla scollatura eccessiva che era entrata nel ristorante con Totò.

L’impiegata, però, gettò via il cencio, pardon, l’indumento del commissario e protestò con insofferenza: - Qua dentro fa caldo!

- Già - convenne il sostituto procuratore Ciaccia. - Abbastanza da permettere a chiunque di andare in giro senza troppi vestiti ’ncollo. Insomma, il clima ideale per una botta da scrivania come usa in tutti gli uffici pubblici che si rispettino, o meglio, che si manchino di rispetto.

Masciopinto e Ventrella lo guardarono con espressioni differenti. Sulla fronte del commissario albeggiava la soluzione del caso, su quella dell’ispettore la soluzione di fondotinta che si metteva sempre per coprire qualche pustola di troppo.

- Il defunto assessore Lo Persico Giuseppadriano non approfittava della sua posizione solo per incassare tangenti ma anche per congiungersi carnalmente, ed in ogni posizione, con tutte le impiegate dell’assessorato. Dal suo fascicolo risulta sposato, ma nell’adulterio non era monogamo. - Si volse all’impiegata. - E voi signorina, non eravate più la sua favorita!

La colpevole portò le mani alla bocca, coprendosi per la prima volta le poppe.

- Troppo tardi per il pudore, assassina - infierì Ciaccia. - Dal livello di abbassamento delle vostre dotazioni mammarie, si capisce ad occhio... nudo che la vostra quinta misura di reggiseno era ormai indicativa di soprappeso. In poche parole, vi cascano e all’assessore non piacevate più. Colpa dell’età? Macché. Colpa della geofisica: la gravità è il nemico delle masse!

- Un delitto passionale trasfigurato in delitto occasionale - completò Masciopinto.

- Esatto, commissario.

- Però, dottore, nella vostra acuta ricostruzione manca un particolare - soggiunse il poliziotto.

- Quale?