Due indagini parallele…
I cospiratori di Bill Pronzini, Mondadori 2012.
Febbraio 2009. Qualcuno ce l’ha con gli Henderson. Fatta a pezzi con martello e con l’acido la tomba di Lloyd Henderson, morto cinque anni prima, alla periferia di Los Alegres, il figlio aggredito nel garage, devastato uno dei suoi cantieri. Viene chiesto aiuto alla agenzia investigativa di Bill, collega Jake Runyon e Tamara segretaria tuttofare disinibita con storia sessuale con Lucas. Parallelamente si sviluppa l'indagine su alcuni libri pregiati (gialli e hardboyled) di un collezionista (Gregory Pollexfen) spariti dalla sua biblioteca, praticamente inaccessibile, coperti da assicurazione (valgono mezzo milione di dollari). Compito di risolvere il mistero affidato sempre l’agenzia di Bill dall’assicurazione di Barney Rivera, il Pungiglione, un “bastardo grassottello con il viso di un cherubino, il cuore di un pitbull e un senso dell’umorismo che confinava nel sadico”, biascicatore imperterrito di mentine. Bill è sposato, ha adottato una figlia e colleziona riviste pulp, mentre Jake Runyon ha perso sua moglie Colleen dopo una lunga malattia e ha intrecciato una tenera amicizia con Bryn, lato sinistro del viso paralizzato.
Si passa veloci da una storia all’altra, ci si intrufola nel passato, si scava nei rapporti del presente, nei sentimenti, nei ricordi insieme allo svolgersi della vita reale con squarci di natura e di realtà urbana che si inseriscono nelle storie popolate di personaggi vivi, concreti. Alla fine arriva il morto ammazzato, proprio dentro la biblioteca inaccessibile del collezionista, con un colpo di fucile e allora una serie di dubbi e domande che rendono affascinante tutta quanta l’indagine (praticamente il classico mistero della camera chiusa). Intanto Runyon si muove da un posto all’altro, capisce chi è il possibile persecutore, una rincorsa per trovarlo prima che possa combinare altri guai. Mentre si risolvono i due casi ecco giungere a compimento anche i rapporti personali di Tamara con Lucas e di Runyon con Bryn. Un bel miscuglio di cellule grigie e di azione, di sentimenti contrastanti, di umanità, espressi con una sicurezza professionale impeccabile.
Per “I racconti del giallo” abbiamo Come foglie al vento di Antonella Mecenero. Roma, autunno 77 a.C. Irzia, una delle amanti del famigerato Gneo Cornelio Dolabella, viene uccisa con quattro coltellate. Su richiesta del fratello si mette alla ricerca dell’assassino addirittura Giulio Cesare in persona che deve sostenere una accusa in tribunale contro lo stesso Dolabella. Ricerca del colpevole ma, soprattutto, una “indagine” sul mondo degli uomini e delle donne del tempo dove entrambi i sessi sfoderano le loro armi per farsi largo nella società e primeggiare. Racconto semplice e delicato che fa riflettere.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID