Letizia è una ragazza dalla vita non facile. La povertà, il padre perseguitato politico e incarcerato, lo zio intellettuale bistrattato ed emarginato, ma Letizia è anche una ragazza che attende la sua speranza nella Romania degli anni cinquanta. Contro ogni sua aspettativa è stata ammessa all’università e lascia il suo villaggio rurale per affrontare le vie di una Bucarest che, prima dell’avvento di Ceausescu, vive ancora degli sprazzi di benessere e occidentalizzazione. E qui intraprende quella che potrebbe essere la sua nuova vita, intraprende quel viaggio misterioso che dall’adolescenza porta alla vita adulta e compie la sua piena e struggente educazione sentimentale.

Verrà il giorno di Gabriela Adamesteanu è pubblicato in Italia per i tipi di Cavallo di Ferro, si tratta della prima traduzione italiana di un classico della letteratura rumena del 1975, proposto qui in un edizione completa anche delle parti a suo tempo censurate.

Si tratta di un libro intenso e significativo, malinconico e poetico, che pagina dopo pagina, con un discrezione elegante e inconsueta entra nell’anima, strega e ammalia fra le sue vicende e ti porta a vivere, a credere e a respirare l’aria e le paure di un regime che nasce, le incertezze e la dolcezza di una donna che diviene.

Le descrizioni sono poetiche e dense di significati, mai banali, ogni parola, frase, periodare è ben calibrato e diviene parte di un equilibrio narrativo che sorprende. La protagonista si erge dolce e insicura, problematica e piena di speranze, in una società che muta e si trasforma, oppressiva e crudele. Tutto il romanzo sarà la sua trasformazione, il suo mutare, il suo splendido divenire fino alla piena consapevolezza di se, non solo dal punto di vista sentimentale.

La differenza con altri romanzi che parlano di donne e della loro evoluzione sentimentale rappresentandola in termini di piatta e pruriginosa banalità è sconcertante. Come vorrei che tutti quelli che leggono le varie sfumature di grigio, rosso e nero leggessero anche questo libro. Allora si che si troverebbero di fronte a una vera donna, ai suoi sentimenti, al suo animo, alla sua concreta essenza. Si troverebbero di fronte a della grande letteratura.