Si infoltisce la schiera di scrittori che si uniscono ai “Mercenari” di ThrillerMagazine, accomunati da un’unica missione: far rinascere il pulp d’azione e di intrattenimento.

Francesco Perizzolo, laureato in Scienze Politiche, fotografo e leader di una band musicale, è da sempre appassionato di arti marziali: da istruttore di karate si è poi immerso prima nel kung fu e poi nelle mma (mixed martial arts).

Da sempre appassionato di spionaggio, poliziesco, noir, action e molto altro, scrive guidato da cocente passione. Recentemente ha pubblicato il racconto La morte negli occhi nel numero 4 della rivista digitale ACTION, mentre ha vinto il Premio Segretissimo, nell’ambito di GialloLatino 2012, con il racconto Lisbona di Sangue.

   

In esclusiva per ThrillerMagazine, l’autore regala ai suoi lettori il racconto inedito Come un sasso nell’acqua.

Ecco l’incipit.

  

Laos del Nord

  

Avanzo lentamente, da giorni. La foresta pluviale è avvolta da una nebbia densa e spessa come un muro. Sembra viva, spettri che strisciano fra gli alberi in volute e si inseguono in un incubo colore dello smeraldo. Evito cautamente i punti dove il terreno è più molle, sfrutto le gigantesche radici che emergono dal terreno. Questa foresta ti mangia l’anima, il suo respiro morboso penetra nella pelle. Trafigge gli occhi, la inali come un veleno. Alcuni non reggono, altri muoiono lentamente.

Sono quasi arrivato. Mi sono tenuto lontano dai pochi sentieri, orientandomi con un GPS. Una fatica immane in questa foresta così fitta, ma ora intravedo una radura. Scarico lo zaino dalle spalle e lo infilo in una sacca impermeabile che nascondo su un albero a qualche metro d’altezza. Con me tengo solo una P226 e un pugnale Col Moschin. Mi sporgo dal ramo al quale sono appeso: il sentiero è libero. Al centro della radura c’è una costruzione in legno e lamiere, il rifugio di Haessler. Alzo lo sguardo verso la foresta, verde all’infinito. Un respiro profondo, chiudo gli occhi. Quando li riapro, sono pronto. Mi lascio cadere verso il terreno molle. Una capriola, e sparisco verso l’edificio.

  

Per leggere il racconto, ecco il link: racconti/13051/