Cosa accadrebbe se un giovane commesso-surfista di un negozio romano si ritrovasse le stimmate? E se lui, non credente e fondamentalmente indifferente ai dettami della Chiesa, fosse all’improvviso capace di guarire gli infermi e i malati? Accadrebbe che attorno a lui si scatenerebbe una girandola di emozioni e situazioni, un circo mediatico e situazionale, in cui a una famiglia sui generis (ma tremendamente affascinante – in primis il nonno narratore) si aggiungerebbero figure equivoche e sulfuree, diposte a tutto pur di sfruttare la gallina dalle uova d’oro. Il tutto passando fra le maglie di un’autentica amicizia con l’amico Cateno e i ricordi di una significativa notte bianca romana (inizio della “divina” girandola) in cui c’è scappato pure il morto. Il tutto ovviamente passando, per equivoci, riflessioni, prese di coscienza e ovviamente il carcere.
Questa è l’incredibile e originalissima vicenda di Milhous Giordano (improbabile e involontario messia moderno), narrata da Guglielmo Pispisa nel suo ultimo romanzo Il Cristo ricaricabile, edito da Meridiano Zero, nella sua nuova e intrigante veste editoriale – de te fabula narratur.
Il romanzo di Piscina ha un inizio folgorante che getta il lettore in pasto a una narrazione dinamica, veloce, sorprendente, ma soprattutto intelligente. Dove a un’idea forte, originale e vincente fa seguito uno sviluppo audace e divertente, che rimarrà a lungo impresso nella mente. La struttura del romanzo è elaborata e complessa, ma non per questo risulta lenta o inefficace.
L’autore, inoltre, riesce con grande maestria narrativa, con uno stile denso e maturo, e con un periodare raffinato, a descrivere luoghi e sensazioni, momenti e vicende, ma soprattutto riesce a dar vita a dei personaggi eccezionali, che attraversano con forza ogni schema narrativo divenendo reali, concreti, tremendamente affascinanti (nessuno di loro risulterà mai banale o prevedibile).
Ma quello che colpisce, oltre allo splendido stile, è la molteplicità dei temi affrontati, e mai in maniera banale o superficiale, ma bensì con arguzia e intelligenza, con una punta di sottile cinismo e surreale divertimento. Una lettura da gustare pagina dopo pagina. Un romanzo da non perdere.
Un libro di gran classe.
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