Ci sono autori born to write: nati per scrivere e raccontare storie, per informare e intrattenere, per comunicare e arricchire. Ci sono autori che quando si svegliano la mattina non si chiedono se sono famosi o esordienti, affermati o rampanti: si alzano e cominciano a scrivere. E basta.
Uno di questi autori dall’inesauribile energia è Andrea Carlo Cappi, che in questa torrida estate ha riversato sui suoi accaldati lettori tante pagine di fuoco, secondo la regola fight fire with fire. E combattere il fuoco con il fuoco sembra essere la regola di vita di uno dei più apprezzati e prolifici scrittori italiani. L’abbiamo incontrato per farci guidare fra le sue nuove proposte, in libreria, in edicola e sul web.
Prima di passare a parlare delle tue ultime fatiche, devi assolutamente rivelarci quale sia il tuo segreto: come fai ad apparire ovunque (libreria, edicola, bar, serata libraria, social network, etc.) e a trovare la forza necessaria per farlo sempre?
Da teenager frequentavo uno dei licei più famigerati di Milano, in cui il voto massimo cui si poteva aspirare di solito era il 6 e ti dovevi ammazzare per conquistarlo. All’epoca commentavo che, se la scuola deve preparare alla vita e la vita consiste nel massacrarsi di lavoro per ottenere grandi risultati ma scarsi apprezzamenti, allora il liceo Einstein riusciva perfettamente nel suo intento. Infatti. Per sopravvivere devo lavorare moltissimo, per continuare ad avere lavoro non solo devo sempre garantire un alto livello di qualità in tutto quello che faccio, ma devo darmi da fare per l’autopromozione trovando formule che non siano piazzare una copertina sulla pagina di uno sventurato “amico di Facebook” dicendo «Ciao, compra il mio libro».
E infine, grazie al meccanismo avviato venti anni fa da Andrea G. Pinketts con le sue serate e grazie al sito Borderfiction (www.borderfiction.com) fondato un anno e mezzo fa da Giancarlo Narciso, abbiamo la possibilità di promuovere autori che spesso rischiano di essere poco visibili, a dispetto del loro valore. Purtroppo ormai al bar ci vado quasi solo per incontri di lavoro. Ma, come dice Carlo Medina, quando sai che non ti lasceranno vincere, l’unica scelta è continuare a combattere.
In questo periodo è disponibile in libreria il tuo saggio su Marilyn Monroe dove, come già avevi fatto per Lady D., ricostruisci gli eventi della sua misteriosa morte. Cosa ci puoi raccontare di questo libro?
Mentre su Lady D avevo scritto un romanzo - molto documentato, ma era di fatto un thriller con Carlo Medina - a Marilyn ho dedicato una biografia, per quanto raccontata con il mio stile. Una biografia in cui ha una parte molto importante l’indagine... sulle indagini.
Ho messo a confronto le varie teorie sommando tutti i frammenti di verità emersi in cinquant’anni. Poi ho elaborato le mie ipotesi, basandomi sugli elementi più nuovi e tutto sommato meno noti del caso: i dossier dell’FBI parzialmente desecretati, in cui vari passaggi rimangono tuttora censurati. Probabilmente per una vecchia rivalità tra le due agenzie, l’FBI ha lasciato intendere che le censure sono state richieste dalla CIA. Ed è analizzando che cosa è stato e cosa non è stato sottoposto a censura che si è ridefinita un’ipotesi abusata che può essere ridotta a «È stata la CIA» o «È stata l’infermiera» ma in realtà è molto più complessa. Perché se fosse vera non sarebbe stata propriamente la CIA, ma un gruppo di persone che ci avevano avuto a che fare; quanto all’infermiera, è una delle persone di cui mi sarei servito io per fare “il lavoro” ed è un’ipotesi che coincide con la maggior parte dei fatti.
Il tuo lavoro di ricerca è stato titanico, e al di là del libro presenti - nei tuoi canali sui social network - materiale d’epoca spesso sconosciuto ai più. Quanto è durato questo lavoro? Cosa rispondi a chi dice che un romanzo, in quanto fiction, non debba per forza avere un’accurata base di indagine a monte?
In questo caso, più o meno diciassette anni. Le foto e le copertine che presento sulla pagina Facebook http://www.facebook.com/marilynmonroelibro2012 mi sono servite mentre scrivevo il libro, per entrare il più possibile nelle varie fasi della vita di Marilyn. Ma quasi tutto quello che scrivo ha una base di documentazione, alla quale mi mantengo fedele nella misura richiesta dall’argomento. Nelle storie di fantascienza-thriller con padre Stanislawsky, ambientate nel futuro, posso inventarmi buona parte dell’universo in cui si muovono i personaggi ma non posso trascurare le tracce del passato. Quando scrivo una storia di spie ambientata ai giorni nostri, a maggior ragione, faccio riferimento a elementi reali o plausibili.
Sei in edicola in questi giorni con l’attesissimo settimo romanzo di Nightshade, che inoltre festeggia i 10 anni di presenza nella collana Segretissimo. Quanta importanza ha avuto questo personaggio nella tua vita, professionale e non?
Moltissima: è la serie a cui ho dedicato più libri, è legata ai romanzi e racconti con Carlo Medina, è in realtà una parte di un progetto ancora più vasto nato più di venti anni fa. E questo romanzo in particolare è molto importante: Protocollo Hunt [Segretissimo Mondadori n. 1590] è un punto di ingresso per nuovi lettori, ma al tempo stesso, per chi ha seguito gli episodi precedenti della serie, è la chiusura definitiva di un ciclo.
In questo decennio nella mia vita sono accadute parecchie cose, tra cui alcuni eventi che mi hanno impedito di mantenere il ritmo di un romanzo di Nightshade all’anno. D’altra parte, se avessi scritto il settimo romanzo tre anni fa, come da tabella di marcia originale, non sarebbe stato questo romanzo, che è nato invece sotto un congiunzione astrale favorevole, in particolare la collaborazione con la band Signor Wolf Funk Exp. Nel 2011 Sig. Wolf ha avuto l’idea di coinvolgermi in un brano che poi è divenuto The Hunt nell’album Funkonnection (già uscito negli USA e in arrivo in Italia a fine estate 2012) che contiene un intro basato su Nightshade; poi, mentre scrivevo Protocollo Hunt, ho ascoltato l’album in anteprima, trovandolo una perfetta colonna sonora per la mia storia, al punto che alcuni capitoli ne sono stati decisamente influenzati; nella vicenda appare anche un personaggio, Mr. Stray Bullet, che è di fatto un alter ego di Sig. Wolf. Così ora The Hunt-Segretissimo version fa da colonna sonora al booktrailer del romanzo (http://www.youtube.com/watch?v=Jx8AM2qF0qM) in cui c’è un cameo di Sig. Wolf, mentre io avrò una parte nel video ufficiale del brano.
Domanda scorretta: chi ti piace di più, Nightshade o Sickrose?
A parte la loro abitudine di ammazzare la gente, che nel mondo reale non approvo, rappresentano due donne di cui mi potrei innamorare molto facilmente. Il mio alter ego Medina è manifestamente innamorato di Nighshade, io ultimamente credo di avere tradito un debole per Sickrose.
Passando al mondo dell’editoria digitale, ti troviamo coinvolto nel titolo “Il tatuaggio di sabbia”, all’interno della collana Storytellers: ce ne puoi parlare?
Il tatuaggio di sabbia è il nuovo titolo di Quarto Reich [Piemme 2002] di Stefano Di Marino, in cui ho scritto solo la prefazione (con il legittimo orgoglio per il fatto che Stefano ha scelto come titolo definitivo del romanzo quello che gli avevo suggerito io).
Sempre in formato eBook è “Il gioco della dama”: ci stai prendendo gusto al digitale?
Anche se sono e resto a favore del cartaceo, il digitale permette la libertà di pubblicare cose che pochi editori oserebbero dare alle stampe. Il mio primo libro solo digitale, per MilanoNera, è stato Le surreali inchieste del commissario Magritte, una breve serie nata per il mio “racconto del venerdì” su Facebook cui ho aggiunto due episodi finali inediti appositamente per l’eBook: dubito che qualsiasi editore avrebbe mai consumato carta per pubblicare una cosa del genere. Il gioco della dama [dBooks.it] è un romanzo breve nato anni fa per una delle tante belle antologie che non hanno mai visto la luce ed è stata la prima storia in cui ho ripreso il Fantômas di Allain e Souvestre (ribattezzandolo Phantomas per ragioni di copyright) in chiave di pastiche: qui il più grande criminale di tutti i tempi se la vede con il primo grande detective della storia, il cavalier Auguste Dupin di Edgar Allan Poe.
Non dimentichiamo che una delle tue molte qualità è quella di essere un ottimo traduttore: ci puoi parlare di qualche tuo romanzo tradotto ultimamente?
Tra le traduzioni più piacevoli, come sempre, il settimo romanzo di Janet Evanovich con Stephanie Plum, in uscita a settembre 2012 da Salani: è sempre un appuntamento divertente. Piacevole, ma più difficile di quanto possa sembrare, il quarto (e conclusivo) romanzo di Emily The Strange, altro appuntamento fisso degli ultimi anni, in cui a spremerci le meningi sui giochi di parole siamo in due: Valentina Paggi e io... anche se di solito è lei che trova le soluzioni più brillanti. Anche questo dovrebbe uscire in autunno, da Magazzini Salani.
Per finire, una domanda oziosa ma credo fondamentale per chi voglia seguire la tua vita professionale: quando riposi, con tutte queste cose da scrivere?
Quasi mai. Negli ultimi nove mesi ho dovuto mantenere una media di 135 ore settimanali, cento in più di quelle raccomandate dai migliori sindacati. E non perché mi piaccia, ma perché tra attività gratuite, compensi che non aumentano in proporzione al costo della vita, editori che scompaiono senza pagare e tasse ormai soverchianti che devo pagare in Italia e Spagna (dove evidentemente mi credono un ricco professionista e/o un latifondista) sono costretto a un’austerità forzata... e già prima che non è che spendessi molto. L’unica scelta, appunto, è continuare a combattere.
Link per i titoli citati:
Amazon (.mobi) http://www.amazon.it/Il-gioco-della-dama-ebook/dp/B008OUKRLA/ref=sr_1_4?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1344260462&sr=1-4
UltimaBooks (.epub) http://www.ultimabooks.it/il-gioco-della-dama
Le surreali inchieste del commissario Magritte:
UltimaBooks (.epub) http://www.ultimabooks.it/le-surreali-inchieste-del-commissario-magritte
Amazon (.mobi) http://www.amazon.it/Il-tatuaggio-sabbia-Storytellers-ebook/dp/B008MPZ38E/ref=sr_1_2?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1344260462&sr=1-2
Il Visconte - scritto con Paolo Brera
UltimaBooks (.epub) http://www.ultimabooks.it/il-visconte
Non dimentichiamo la titanica opera di saggistica Le grandi spie:
Amazon (.mobi) http://www.amazon.it/Le-grandi-spie-ebook/dp/B0064BXDEO/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1344260462&sr=1-1
UltimaBooks (.epub) http://www.ultimabooks.it/le-grandi-spie
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