La Bompiani pubblica L’esattore (2011) un nuovo romanzo di Petros Markaris, sceneggiatore, drammaturgo e scrittore greco di grande successo.
L’autore è conosciuto in tutta Europa per essere il “padre” del commissario Kostas Charitos, protagonista di sette romanzi. Il commisario è di stanza ad Atene, narra in prima persona quanto avviene e nei romanzi di Markaris ci sono altri personaggi “fissi” come Adriana, la moglie del commissario, di carattere litigioso, emette semtenze quasi senza appello ed è tv dipendente. Ma è anche una ottima moglie e brava cuoca.
Caterina è la loro figlia che si è laureata in giurisprudenza e ora ha un lavoro molto precario e poco pagato presso un avvocato. Caterina con sgomento dei genitori è sul punto di accettare un lavoro presso l’Alto Commissariato dell’ONU per i rifugiati, ma questo vuol dire andare in Africa e separarsi, anche se temporaneamente, dal marito Fanis che ora è medico ospedaliere a cui, per la crisi, hanno decurtato lo stipendio. Per la pesante crisi economica che investe la Grecia tutti vivono male e in questo malessere generale inizia ad agire un serial killer che prende di mira i grandi evasori fiscali che hanno una pesante responsabilità nella crisi economica.
Questo killer che si firma come l’Esattore Nazionale uccide con il curaro persone che sicuramente hanno evaso il fisco in mille modi. E’ un feroce killer, è vero, ma il popolo inizia a inneggiarlo anche perchè in pochi giorni nelle casse dello stato affluisce un fiume di denaro di evasori pentiti.
Così, il commissario Charitos ha il grande dilemma etico se deve indagare, cercare di prevenire altri omicidi e catturare il killer, oppure......
Come in ogni suo romanzo, l’autore descrive in modo magistrale la città di Atene, che ha tutti i mali delle grandi città come enormi ed eterni ingorghi, urbanizzazione dissennata, burocrazia, corruzione e molto altro.
un brano:
Quando esco sulla Ermoù davanti a piazza Sintagma, vedo che il tratto di strada davanti al Parlamento è chiuso, come anche le due perpendicolari, la via Othonos e la Vasileos Gheorghiou. Il traffico è permesso solo da via Stadiou.
"Che cosa c'è di nuovo?" chiedo al poliziotto in divisa davanti a un'autopattuglia all'angolo tra la Vasileos Gheorghiou e piazza Sintagma.
"Quello che c'è quasi tutti i giorni, signor commissario. Duecento persone hanno bloccato la piazza."
"E chi sono? Indignados"
"No, entusiasti," mi risponde.
"Entusiasti?" Lo fisso chiedendomi se la tensione quotidiana non gli abbia dato alla testa.
"Entusiasti per questo Esattore nazionale. Chiedono che diventi ministro dell'Economia."
Da lontano mi arrivano all'orecchio gli slogan che confermano quanto ho appena sentito: "Date all'Esattore il ministero! " e "L'Esattore controlli subito le dichiarazioni dei trecento deputati!".
"Li sente?" mi chiede il poliziotto.
"Sì, e per fortuna non devo passare da Sintagma. Ho la macchina al parcheggio di via Kriezotou."
L’autore:
Petros Markaris è nato a Istanbul nel 1937 figlio di un imprenditore armeno, e di madre greca. Ha studiato alla St. George's Austrian High School e dopo il diploma ha studiato economia a Vienna e Stoccarda.
Ha collaborato con Theo Angelopoulos a diverse sceneggiature, tra cui L’eternità e un giorno, Palma d’Oro a Cannes nel 1998.
Bompiani ha pubblicato sei romanzi con protagonista il commissario Kostas Charitos, Ultime della notte (2000), Difesa a zona (2001), Si è suicidato il Che (2004), La lunga estate calda del commissario Charitos (2007), La balia (2009), Prestiti scadutila (2011), la raccolta di racconti I labirinti di Atene (2008) e l’autobiografia Io e Kostas Charitos (2010).
la quarta:
Il commissario Charitos è di nuovo alle prese con le conseguenze della grande crisi economica. Nell’ombra agisce un “Esattore”, un vendicatore che invia a noti evasori fiscali una lettera in cui li invita a saldare quanto devono al fisco; ma se non ottiene quanto chiede, l’Esattore uccide i malcapitati con una iniezione di cicuta. Kostas Charitos si immerge nel nuovo caso con un senso di smarrimento: gli omicidi si susseguono in un clima di tensione sociale estrema, in cui vittime e colpevoli si scambiano continuamente di ruolo. Anche Caterina, sua figlia, è sul punto di andarsene, accettando un posto offertole dall’Alto Commissariato dell’ONU per i rifugiati. Intanto, l’“Esattore” riesce a far restituire alle casse dell’erario quasi otto milioni di euro in soli dieci giorni, e il popolo scende in piazza per inneggiare all’eroe, al santo, che è riuscito là dove il potere costituito ha colpevolmente fallito. Nel mezzo di questo dilemma etico si trova il commissario Charitos: smascherare il colpevole e consegnarlo alla giustizia oppure stare dalla parte della gente dimenticata da quella stessa giustizia? Petros Markaris non perde un colpo. Col tocco del grande romanziere, del giallista esperto, con la materia incandescente della situazione mondiale che stiamo vivendo, dà vita a un nuovo, magistrale noir.
L’esattore di Petros Markaris (2011)
Traduzione Andrea Di Gregorio
Bompiani, collana Narratori Stranieri, pagg. 341, euro 18,50
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