Il veleno nella mente di Thomas H. Cook, Mondadori 2012.
Lucas Paige studioso di storia militare alla presentazione del suo ultimo libro a Saint Louis. Ne ha fatta di strada da quando viveva a Glenville, una cittadina per niente attraente, priva di prospettive, con le sue erbacce, le sue pozzanghere, i marciapiedi deserti, “una biblioteca senza finestra ospitata nello scantinato del dipartimento di polizia”. Per Luca Paige, naturalmente, che narra in prima persona. E ora c’è proprio una vecchia conoscenza a rinfrescargli la memoria: Lola Fayye.
La Morte ha visitato la sua famiglia, a partire dal padre ucciso per gelosia dal marito di Lola (così sembra). Un percorso all’indietro nel tempo con riprese continue, la sua vita, la sua intelligenza, la voglia di sfondare in una prestigiosa università. Il padre meschino, rozzo, non adatto alla madre dedita alla lettura e al figlio con i suoi pressanti consigli “Non accontentarti di Glenville, Luke”.
Poi l’entrata in scena di Lola, una bella ragazza sposata che lavora nella bottega del padre, le voci e i dubbi che si formano sul loro rapporto, le indagini sul delitto insieme a perplessità sempre più insistenti, squarci di terribili visioni, il corpo del padre colpito da un proiettile che afferra il tavolo mentre cade, rimbalza all’indietro, il sangue, nero come l’inchiostro che gli macchia la camicia e si spande sul pavimento. Una polizza sulla vita del padre, i soldi che servono per andare all’università, i suoi amori, la moglie Julia che lo lascia dopo cinque anni di matrimonio. E Lola è lì davanti a lui che domanda, insiste, tallona, una sorta di psicologo che fa riemergere i ricordi, che porta alla luce i turbamenti dell’animo, le certezze che pian piano svaniscono.
C’è un grande sogno, una grande speranza in questa storia, ci sono letture, citazioni di film, tutto appare vago, incerto e nello stesso tempo inquietante e spaventoso. Sprazzi di cinismo, sprazzi di amore, un senso di desolazione, un tocco al cuore.
Libro dalle mille prospettive che mutano di continuo con il trascorrere della storia, mettendo in spasmodica allerta il lettore desideroso di conoscere la vera verità. “Tu vai avanti, vai avanti e credi di sapere chi sei e come girano le cose. Ma poi, da un momento all’altro, cambia tutto” (Lola). Se vogliamo anche un libro sulle apparenze scritto in maniera magistrale.
Una riflessione su noi stessi.
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