Non esisterebbero i romanzi noir senza le città in cui sono ambientati. Sembra un’osservazione banale, ma non per questo meno vera o importante. Ciò appare ancor più significativo se si considera che proprio nel genere noir l’ambientazione metropolitana assume un valore spesso totalizzante, la città, infatti, con i suoi vicoli, le sue strade malfamate, le sue sensazioni, i suoi odori supera il confine della mera ambientazione paesaggistica, che in altri romanzi e/o generi le è propria, per assurgere al ruolo di personaggio fra i personaggi. Si assiste in poche parole a una personificazione dei luoghi, è così la Los Angeles degli anni 50 dei romanzi di Ellroy diviene protagonista di molti dei suoi romanzi e i personaggi che in essa si muovono a volte divengono meri comprimari.
In una tale visione assume un ruolo fondamentale la recente pubblicazione RomaNoir 2011. La città nelle scritture nere, curata da Elisabetta Mondello ed edito dalla Robin edizioni. Si tratta di un'opera collettanea che deriva dai convegni e dalle iniziative che fanno capo alla manifestazione Roma Noir, da anni fucina di riflessione e di spunti preziosi per tutti gli addetti ai lavori e per gli appassionati della migliore letteratura di genere.
Nell’opera si affrontano tematiche quali La post-modernità allo specchio: le città del noir (Elisabetta Mondello), Mean Streets: la città USA si tinge di noir (Ugo Rubeo), Satinati, periferie, sgabuzzini. Il dark side della metropoli tedesca (Mauro Ponzi), Topografie di Città del Messico nel romanzo noir. Tre casi esemplari (Stefano Tedeschi), L’arte di smarrirsi (e/o trovarsi?) nella notte di Rio de Janeiro. La città dolente di Ruben Fonseca (Ettore Finazzi-Agrò), Pop Crimes. Qualche riflessione sull’arte, la città, il delitto (Claudio Zambianchi), Topografie dell’immaginario. La metropoli protagonista e icona nel cinema e nella letteratura noir del secolo scorso (Patrizia Pesaresi), Le mie città (Maria Rosa Cutrufelli), Una cartografia della “ferita” del G8 a Genova 2001 (Monica Jansen & Inge Lanslots), Spazi metropolitani nel noir delle donne (Monica Storini).
Si tratta di interventi approfonditi e scritti con uno stili agile e accattivante, che riescono a legare e imprigionare il lettore quasi si trattasse di un romanzo. Parlare di scrittura diviene il fulcro e la pietra fondante di riflessioni più ampie e coinvolgenti, che abbracciano la letteratura e la società, spingendo il lettore a porsi domande e a far nascere riflessioni. Il tutto impreziosito dai continui rimandi a testi, autori e protagonisti della letteratura noir mondiale.
Uno splendido libro, che parla di romanzi (e non solo), che si legge come un romanzo.
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