Dal 24 maggio è in libreria L’artista della morte (Los cuadros del Anatomista, 2007) un thriller pubblicato nella collana Tre60 della TEA. Una collana che sta mantenendo in pieno quanto promesso alla sua nascita e cioè presentare romanzi dei vari generi (thriller, noir, fantasy e altro) di ottimo livello a prezzi estremamente interessanti.
L’artista della morte è il romanzo con cui ha fatto il suo esordio nella narrativa Alejandro Arìs che nella vita svolge la professione di chirurgo cardiaco.
Il romanzo si svolge nel 1968, a Washington, qui lavora Kenneth Philbin, un medico che è rientrato da poco dal Vietnam, dove ha passato due anni sempre a contatto con la morte e le atrocità della guerra.
Ora lavora al pronto soccorso di un ospedale come medico chirurgo ed è stato chiamato dalla polizia per certificare la morte di un uomo, ma lo spettacolo è tremendo in quanto, l’uomo nudo è stato crocefisso contro i pali di sostegno di un molto e poco sopra la sua testa è stato inchiodato un biglietto con la scritta “Salvador”.
Descrivendo la scena a suo padre questi gli fa presente che quanto ha visto è la descrizione della scena del quadro “Cristo di san Giovanni della Croce” dipinto da Salvador Dalì.
Colpito da questo fatto Ken si interessa alle indagini e poco dopo viene ritrovato un altra persona uccisa e posizionata in modo da raffigurare L’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci.
E’ ovvio che ogni scena del crimine ricrea in maniera molto macabra, un dipinto famoso nella storia della pittura.
Data l'inefficacia della polizia, Ken viene sempre più coinvolte nelle indagini, e nel contempo deve districarsi fra le attenzioni di due donne stanno combattendo con ogni mezzo per attirare la sua attenzione.
Nelle sue indagini Ken è colpito dal fatto che il killer ha una grande conoscenza della anatomia umana ed è un abile chirurgo e forse vuole attirare proprio la sua attenzione.
un brano:
Ken stava raccontando al padre del suo lavoro in ospedale e della collaborazione con la polizia, quando accennò all'ultima scena del crimine che aveva visto. «È stato orribile. Quel poveretto era appeso ai sostegni del molo come Cristo in croce.» Solo allora si ricordò di avere ancora la fotografia in tasca. «Guarda, ho scattato una polaroid.» «Dio mio, ma è il Cristo di Dali...» sussurrò il padre. «Cosa?»
«È impressionante, sembra proprio un dipinto di Salvador Dali. Gesù è visto dall'alto, come l'uomo in questa foto, e anche nel quadro in basso c'è una barca. S'intitola Cristo di san Giovanni della Croce. »
l’autore:
Alejandro Arís è nato a Barcellona nel 1943. Medico chirurgo, è direttore del reparto di Cardiologia di uno degli ospedali della sua città. L’artista della morte è il suo primo romanzo
la quarta:
Washington, 1968. Dopo aver trascorso più di due anni nell'inferno del Vietnam, il dottor Kenneth Philbin è abituato ad affrontare le atroci sofferenze dei feriti e a confrontarsi quotidianamente con l'orrore della morte. Tuttavia neanche lui può rimanere indifferente davanti a uno spettacolo cosi macabro e inquietante: un uomo seminudo crocifisso ai pali di sostegno di un molo. Poco sopra la testa della vittima, è stato inchiodato un foglietto con scritto "Salvador", mentre sull'acqua sottostante c'è una piccola imbarcazione. Sebbene Kenneth, in qualità di chirurgo del pronto soccorso, sia stato convocato dalla polizia solo per certificare la causa della morte, è lui il primo a capire che la scena del crimine è l'esatta riproduzione dì un celebre quadro di Salvador Dalì, il "Cristo di san Giovanni della Croce". E, nel giro di pochi giorni, arrivano due terribili conferme: la polizia infatti trova un cadavere disposto in modo da raffigurare l'"Uomo vitruviano" di Leonardo, e un altro che richiama la "Lezione di anatomia del dottor Tulp" di Rembrandt. Ma è la maestria con cui i corpi sono stati sezionati a mettere in allarme Kenneth: l'omicida non è ossessionato soltanto dalle opere d'arte, ma anche dal corpo umano, ed è chiaro che ha una profonda conoscenza dell'anatomia e una straordinaria abilità chirurgica. Forse l'assassino è molto più vicino di quanto Kenneth possa immaginare, ed è proprio a lui che ha lanciato la sfida...
L’artista della morte di Alejandro Arìs (Los cuadros del Anatomista, 2007)
Traduzione Daniela Ruggiu
TEA, collana Tre60 n. 11, pagg. 342, euro 9,90
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