Will Shaw, giovane trader di Wall Street, raggiunge la famiglia in vacanza in Spagna. A seguito di un banale incidente che lo costringe a lasciare per qualche ora l’imbarcazione dove il gruppetto è riunito al suo ritorno Will non trova più nessuno… L’affannosa ricerca dei famigliari porterà Will ad indagare nell’oscuro passato di suo padre…
Tocca aspettare la fine, quando arrivano i nostri cioè “a cavare le castagne dal fuoco”, per trovare una parziale consolazione alla noia che sin là ha spadroneggiato in lungo e largo nella La fredda luce del giorno di Mabrouk El Mechri, il tutto mentre tale Henry Cavill (lo Will Shaw della vicenda nonché, apprendo or ora, futuro Superman…) ha attraversato Madrid a piedi, in moto, in auto, sulle strade e sui tetti, novantanove volte inseguito e una inseguendo. La consolazione è che finalmente appare chiaro ciò che abbiamo appena finito di vedere vale a dire un western (l’arrivo dei nostri…) travestito thriller, dove chi è buono non ha nulla da temere se non qualche livido, mentre chi non lo è destinato prima al ghigno e poi alla gogna. Azione frenetica fin troppo con la conseguente scomparsa dei tessuti connettivi capaci di tener su la baracca dei fatti, due star (Willis e Weaver) che nessuno ci toglie dalla testa abbiano colto al volo l’occasione per passare qualche giorno in Spagna, e come dicevamo sopra l’impressione di aver assistito a un brutto western.
Primo girare al largo, secondo rivedersi Sentieri selvaggi.
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